Eccessive ore straordinarie
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Taggato: disoccupazione, licenziamento, naspi, ore di straordinario
- Questo topic ha 5 risposte, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 7 anni, 4 mesi fa da Sindacato-Networkers.it.
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13 Luglio 2017 alle 23:42 #5847
Salve,
Mi scuso per il ritardo della risposta.
Oggi mi sono presentato in una struttura sindacale e mi sono stati chiariti diversi dubbi. Il vostro collega mi ha confermato che non ci sono i presupposti per dimettermi per giusta causa e ottenere la disoccupazione. Però mi ha accennato che se decidessi di dare le dimissioni perderei il diritto alla naspi per i circa 2 anni e mezzo di lavoro. Però se trovassi un altro lavoro e mi dovessero licenziare poco tempo dopo, in quel caso otterrei il diritto alla naspi anche per il lavoro precedente dove ho dato le dimissioni? E’ possibile questo?
Grazie.
Saluti. Short
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14 Luglio 2017 alle 08:44 #5848
Buongiorno Short,
ecco i requisiti per ottenere la Naspi, così che può orientarsi sulla sua situazione:
- risultare disoccupati (perdendo involontariamente il lavoro)
- far valere nei 4 anni precedenti lo stato di disoccupazione almeno 13 settimane di contribuzione
- far valere 30 giorni di lavoro effettivo negli ultimi 12 mesi
Tuttavia, per avere la Naspi bisogna che si mantenga lo stato di disoccupato, si partecipi a iniziative formative e percorsi di riqualificazione personale e si ricerchi attivamente un nuovo lavoro.
La domanda per la Naspi va fatta entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
In definitiva, per rispondere al suo quesito: sì, è possibile dato che si parte dall’ultimo stato di disoccupazione e poi si calcolano i periodi di contribuzione e di lavoro suddetti.
Cordialmente,
Mario
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17 Luglio 2017 alle 19:32 #5860
Salve,
lavorare in questa azienda è già diventato insostenibile. Mi piacerebbe dare le dimissioni dopo aver trovato un secondo lavoro, ma non ho nemmeno tempo di cercarlo e fare colloqui. E’ perfino difficilissimo ottenere la mezza giornata di permesso per andare direttamente dai sindacati e farmi assistere. Quindi vi chiedo scusa se continuo a scrivere a voi perché è il massimo che posso fare.
Da 3 mesi lavoro da lunedì a sabato, raggiungendo anche 58 ore di lavoro in una settimana, 47 ore di straordinari in un mese, mi mandano da solo a fare interventi stradali e in altre sedi su mezzi pesanti sapendo che io non voglio farli dato che sono anche apprendista. Mi assegnano lavori stressanti, non si possono reggere questi ritmi e non riesco nemmeno a tutelarmi perché possono fare quello che vogliono.
Non è giusto che mi dimetta, voglio farmi licenziare. So che non si dovrebbe provocare il licenziamento volontariamente, ma cosa potrei fare per farmi licenziare senza che tutto si rivolti contro di me? Io pensavo di rifiutarmi di fare interventi da solo fuori dal luogo di lavoro, lavorare con calma nei lavori che richiedono fretta, abbandonare il posto di lavoro quando mi rimprovera in malo modo e non presentarmi il giorno dopo. Rifiutarmi di fare straordinari.
Posso fare tutto questo? Potrebbe denunciarmi o potrei anche perdere la disoccupazione?
Potrei provare prima a proporgli un accordo, ma chi licenzierebbe uno schiavo che produce? Che accordo accetterebbe un datore di lavoro?
Scusate per il quesito. Sono sicure che ci sono situazioni peggiori, e questo mi rende ancora più scoraggiato, siamo proprio in Italia.
Grazie.
Cordiali saluti. Short
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18 Luglio 2017 alle 09:10 #5861
Buongiorno Short,
esprimo la mia vicinanza e solidarietà alla sua situazione lavorativa ed emotiva che è molto complessa e delicata.
Credo che per assisterla al meglio, sia comunque più utile rivolgersi nuovamente a un ufficio sindacale della sua città, così da valutare al meglio la sua situazione e capire come procedere.
Le assicuro comunque che non posso esserci ritorsioni di alcun modo se non il licenziamento come soluzione ultima. Come già scritto sopra, il licenziamento le consentirà di ottenere la Naspi.
Se vuole al contrario denunciare le malefatte che secondo lei riceve a lavoro, deve rivolgersi al sindacato di categoria e avviare una vertenza.
Solo così potrà avere un riscontro in termini contrattuali ed economici.
Cordialmente,
Mario
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15 Giugno 2017 alle 13:37 #5778
Salve Short,
Le dimissioni per giusta causa sono un diritto del lavoratore in presenza di un grave inadempimento datoriale agli obblighi nascenti dal rapporto di lavoro. E’ l’Inps che le richiederà, nel momento in cui presenta la richiesta di erogazione dell’indennità di disoccupazione ordinaria, di dimostrare la giusta causa nelle sue dimissioni. Purtroppo non credo che quanto da lei dichiarato sia sufficiente per ricorrere alla giusta causa. Se è in grado di dimostrare che il suo percorso di apprendista è stato molto carente ed inoltre ha dovuto fare molte ore di straordinario lei potrà, alla chiusura del suo rapporto di lavoro, richiedere quanto le spetta, compreso l’inquadramento contrattuale corretto e il pagamento di tutte le ore straordinarie.
Il mio consiglio è di farsi assistere da una struttura sindacale nel suo territorio; se vuole indicarci dove risiede potremmo indirizzarla ad ua ns. ufficio. Noi siamo della Uil.
Saluti, Gioia
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14 Giugno 2017 alle 21:10 #5773
Salve,
Mi sono appena registrato a questo servizio online per chiedervi aiuto.
Sono stato assunto ormai da 2 anni come apprendista meccanico presso un autofficina. L’ambiente non è positivo, non lo è mai stato per il comportamento del datore di lavoro. Si sa che oggi un apprendista svolge lavori come un operaio qualificato, io ad esempio, spesso sono inviato a fare soccorsi stradali da solo. Premetto che non mi sono MAI rifiutato di svolgere un lavoro, anche poco sicuro, e di responsabilità. La mia estrema disponibilità, per passione e per necessità di lavoro, ha “autorizzato” il mio datore di lavoro a caricarmi di lavoro e a farmi fare tanti straordinari. Per i primi 18 mesi non mi è mai stato riconosciuto 1 minuto di straordinario. Da pochi mesi mi hanno concesso la banca ore, e solo da gennaio 2017 ho preso nota delle ore lavorate, che circa corrispondono a quelle della busta paga. Il mese scorso mi è stato chiesto di lavorare dal lunedì al sabato, raggiungendo un totale di 231 h, 47 h di straordinari. Nei mesi precedenti (da gennaio ad aprile 2017) ho lavorato con una media di 12 ore straordinarie mensili.
Date queste problematiche sul lavoro che porto avanti dal giorno della mia assunzione, avrei la tentazione di licenziarmi. Da 2 anni ho abbandonato qualsiasi tipo di attività, gli orari di lavoro variano continuamente e non mi permettono di avere impegni. La mia paura è proprio di arrendermi alla volontà del datore di lavoro e vivere per lavorare. Sono giovane, ho accettato tutto questo appunto per passione e per necessità, ma questo lavoro mi sta danneggiando. L’unica cosa che riconosco è una buona paga, confrontata a quella di tanti apprendisti, ma quello che chiedo è vivere sereno, lavorare per vivere.
Potrei licenziarmi per giusta causa date le mansioni e gli straordinari? Otterrei la disoccupazione se lo facessi? Dovrei necessariamente farmi licenziare per ottenerla? Potrei in qualche modo “macchiare” il mio percorso e avere maggiori difficoltà nel farmi assumere in altri posti?
Scusate per la lunghezza del testo.
Grazie
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