Dimissioni o risoluzione consensuale in gravidanza
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Taggato: cambi di mansione, dimissioni, disoccupazione, gravidanza, naspi
- Questo topic ha 6 risposte, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 6 anni, 1 mese fa da Nunzia1987.
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12 Ottobre 2018 alle 06:59 #7371
Grazie per i riferimenti, proverò a prendere un appuntamento.
buona giornata.
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11 Ottobre 2018 alle 17:12 #7367
Sì, va bene anche così.
Ecco i contatti della sede UILTuCS di Milano:
UILTuCS Lombardia e Milano – sede Regionale e Provinciale
Via A. Campanini, 7 – 20124 Milano
Tel. 02/7606791- Fax 02/671104101
mail@uiltucslombardia.itUILTuCS Centro Servizi
Ufficio Vertenze – Mosaico – SOS Mobbing
Via Salvini 4 – 20122 Milano
tel. 02/7606791 – fax 02/760679311UILTuCS Lombardia Sede di Loreto
Corso Buenos Aires, 77 – 20124 Milano
Tel. 02 7606791 – Fax 026706627Uiltucs Lombardia Sede di Melchiorre Gioia
Via Melchiorre Gioia, 41/A – 20124 Milano
Tel. 02 7606791 – Fax 026706627Buona serata,
Mario
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11 Ottobre 2018 alle 17:09 #7366
Grazie.
non c’è stato nessun accordo sindacale dietro le risoluzioni consensuali firmate dagli altri colleghi, semplicemente le si è poi convalidate alla DTL. L’incentivo economico era molto alto.
lavoro a Milano, 3 livello CCNL commercio.
grazie ancora
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11 Ottobre 2018 alle 16:58 #7363
Diciamo che l’aspetto del compenso economico va inquadrato come contrattazione individuale con l’azienda o collettiva, se sono presenti i sindacati per un accordo collettivo sull’incentivo all’esodo.
Per il resto, in caso di gravidanza e fino al primo anno del bambino ha a disposizione la Naspi prevista per legge.
Consideri inoltre che la gravidanza va comunicata entro il terzo mese.
Infine, se vuole valutare ancora meglio la sua situazione, può rivolgersi a un ufficio sindacale territoriale della categoria che la rappresenta, così da poter valutare al meglio la sua situazione.
Se mi scrive in quale città lavora e quale Ccnl le applicano (lo trova scritto nella lettera di assunzione o sul modello Unilav), posso indicarle i riferimenti utili dei colleghi.
Saluti,
Mario
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11 Ottobre 2018 alle 16:36 #7361
Grazie Mario per il suo riscontro.
La mia domanda è però: è possibile nelle mie condizioni (gravidanza) una risoluzione consensuale dietro compenso economico oppure una dimissione volontaria sempre dietro compenso economico?
Grazie.
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11 Ottobre 2018 alle 16:31 #7360
Buongiorno,
sì, può dimettersi nel periodo che va dall’inizio della gravidanza fino al primo anno di vita del bambino e riceverà la Naspi.
Deve comunque attivarsi per cercare una nuova occupazione, secondo quanto ormai previsto dalla legge sulla Naspi.
Dovrà dimettersi tramite il servizio ispettivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali competente per territorio.
A detta convalida è sospensivamente condizionata l’efficacia della risoluzione del rapporto di
lavoro.Non deve fare, quindi, le dimissioni online.
Inoltre, non è tenuta al preavviso per dimissioni se le richiede entro il primo anno del bambino.
Spero di averle dato qualche informazione utile per le sue scelte future.
Cordialmente,
Mario
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11 Ottobre 2018 alle 09:10 #7355
<div>Buongiorno,
lavoro in una società che ci ha acquisito dalla precedente in gennaio 2018, e nella precedente lavoravo dal 2012; inizialmente ci sono stati dei cambi di mansione peggiorativi, ma la situazione permane anche ora dopo 10 mesi di acquisizione. Ad una porzione di colleghi (circa 10), tutti operanti nello stesso team, è stato proposta una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con una vantaggiosa buona uscita. Non facendo parte di quel team, ma essendo allettata dalla proposta economica, vorrei andare all’ufficio del personale e chiedere le stesse condizioni per andare via, sono stanca delle mansioni che mi hanno assegnato e che non corrispondono assolutamente al mio ruolo, e del trattamento che viene riservato a noi “nuovi” dipendenti che siamo stati acquisiti. Il mio unico problema è che attualmente sono in stato di gravidanza (12 settimane) non ancora comunicata al datore, e non so se è possibile nelle mie condizioni una risoluzione consensuale dietro compenso economico oppure una dimissione volontaria sempre con compenso economico da parte dell’azienda (per avere anche diritto alla Naspi).
Andare via con qualche soldo in tasca e la possibilità di qualche mese di Naspi a me converrebbe, anche in ragione del malessere che vivo, e converrebbe probabilmente anche al datore che evidentemente non vuole dare importanza alla risorsa che potrei essere per l’azienda.
Sono quindi a chiedere una vostra opinione in merito.
Grazie mille.</div>
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