24 Novembre 2024

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Dimissioni o risoluzione consensuale in gravidanza

Home Diritti del lavoro Licenziamenti Dimissioni o risoluzione consensuale in gravidanza

Visualizzazione 6 filoni di risposte
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    • #7371
      Nunzia1987
      Partecipante

        Grazie per i riferimenti, proverò a prendere un appuntamento.

        buona giornata.

      • #7367
        Sindacato-Networkers.it
        Amministratore del forum

          Sì, va bene anche così.

          Ecco i contatti della sede UILTuCS di Milano:

          UILTuCS Lombardia e Milano – sede Regionale e Provinciale
          Via A. Campanini, 7 – 20124 Milano
          Tel. 02/7606791- Fax 02/671104101
          mail@uiltucslombardia.it

          UILTuCS Centro Servizi
          Ufficio Vertenze – Mosaico – SOS Mobbing
          Via Salvini 4 – 20122 Milano
          tel. 02/7606791 – fax 02/760679311

          UILTuCS Lombardia Sede di Loreto
          Corso Buenos Aires, 77 – 20124 Milano
          Tel. 02 7606791 – Fax 026706627

          Uiltucs Lombardia Sede di Melchiorre Gioia
          Via Melchiorre Gioia, 41/A – 20124 Milano
          Tel. 02 7606791 – Fax 026706627

          Buona serata,

          Mario

        • #7366
          Nunzia1987
          Partecipante

            Grazie.

            non c’è stato nessun accordo sindacale dietro le risoluzioni consensuali firmate dagli altri colleghi, semplicemente le si è poi convalidate alla DTL. L’incentivo economico era molto alto.

            lavoro a Milano, 3 livello CCNL commercio.

            grazie ancora

          • #7363
            Sindacato-Networkers.it
            Amministratore del forum

              Diciamo che l’aspetto del compenso economico va inquadrato come contrattazione individuale con l’azienda o collettiva, se sono presenti i sindacati per un accordo collettivo sull’incentivo all’esodo.

              Per il resto, in caso di gravidanza e fino al primo anno del bambino ha a disposizione la Naspi prevista per legge.

              Consideri inoltre che la gravidanza va comunicata entro il terzo mese.

              Infine, se vuole valutare ancora meglio la sua situazione, può rivolgersi a un ufficio sindacale territoriale della categoria che la rappresenta, così da poter valutare al meglio la sua situazione.

              Se mi scrive in quale città lavora e quale Ccnl le applicano (lo trova scritto nella lettera di assunzione o sul modello Unilav), posso indicarle i riferimenti utili dei colleghi.

              Saluti,

              Mario

            • #7361
              Nunzia1987
              Partecipante

                Grazie Mario per il suo riscontro.

                La mia domanda è però: è possibile nelle mie condizioni (gravidanza) una risoluzione consensuale dietro compenso economico oppure una dimissione volontaria sempre dietro compenso economico?

                Grazie.

              • #7360
                Sindacato-Networkers.it
                Amministratore del forum

                  Buongiorno,

                  sì, può dimettersi nel periodo che va dall’inizio della gravidanza fino al primo anno di vita del bambino e riceverà la Naspi.

                  Deve comunque attivarsi per cercare una nuova occupazione, secondo quanto ormai previsto dalla legge sulla Naspi.

                  Dovrà dimettersi tramite il servizio ispettivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali competente per territorio.

                  A detta convalida è sospensivamente condizionata l’efficacia della risoluzione del rapporto di
                  lavoro.

                  Non deve fare, quindi, le dimissioni online.

                  Inoltre, non è tenuta al preavviso per dimissioni se le richiede entro il primo anno del bambino.

                  Spero di averle dato qualche informazione utile per le sue scelte future.

                  Cordialmente,

                  Mario

                • #7355
                  Nunzia1987
                  Partecipante

                    <div>Buongiorno,
                    lavoro in una società che ci ha acquisito dalla precedente in gennaio 2018, e nella precedente lavoravo dal 2012; inizialmente ci sono stati dei cambi di mansione peggiorativi, ma la situazione permane anche ora dopo 10 mesi di acquisizione. Ad una porzione di colleghi (circa 10), tutti operanti nello stesso team, è stato proposta una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con una vantaggiosa buona uscita. Non facendo parte di quel team, ma essendo allettata dalla proposta economica, vorrei andare all’ufficio del personale e chiedere le stesse condizioni per andare via, sono stanca delle mansioni che mi hanno assegnato e che non corrispondono assolutamente al mio ruolo, e del trattamento che viene riservato a noi “nuovi” dipendenti che siamo stati acquisiti. Il mio unico problema è che attualmente sono in stato di gravidanza (12 settimane) non ancora comunicata al datore, e non so se è possibile nelle mie condizioni una risoluzione consensuale dietro compenso economico oppure una dimissione volontaria sempre con compenso economico da parte dell’azienda (per avere anche diritto alla Naspi).
                    Andare via con qualche soldo in tasca e la possibilità di qualche mese di Naspi a me converrebbe, anche in ragione del malessere che vivo, e converrebbe probabilmente anche al datore che evidentemente non vuole dare importanza alla risorsa che potrei essere per l’azienda.
                    Sono quindi a chiedere una vostra opinione in merito.
                    Grazie mille.</div>
                    <div></div>

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