Rispondi a: Imformazioni sul permesso donazione sangue
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Salve Serking,
Il lavoratore dipendente che ceda gratuitamente il proprio sangue o emocomponenti ha diritto ad una giornata di riposo ed alla corresponsione della normale retribuzione ai sensi delle leggi 13 n. 584/1967 e n. 33/1980. La durata della giornata di riposo garantita è pari a 24h e decorre dal momento in cui il dipendente si assenta per svolgere la donazione. Il diritto alla giornata di riposo ed alla relativa retribuzione, spetta a tutti i lavoratori dipendenti a prescindere dalla categoria o dal settore di appartenenza (settore privato). L’Inps rimborserà il datore di lavoro del settore privato come per la malattia.
Il lavoratore dovrà presentare al datore di lavoro la seguente documentazione:
– Limite quantitativo di prelievo, minimo 250gr.
– Centri autorizzati per il prelievo, centro di raccolta fisso e/o centro trasfusionale che abbiano l’autorizzazione e l’accreditamento previsto dalle regioni.
– Certificazione rilasciata dal medico che ha effettuato il prelievo. La certificazione deve contenere i dati anagrafici del donatore, la gratuità della donazione, il giorno e l’ora del prelievo, gli estremi dell’autorizzazione del centro come richiesto al punto precedente.
– Dichiarazione del donatore. Il godimento della giornata di riposo e della relativa retribuzione, specificata nel suo ammontare, nonché la gratuità della cessazione del sangue, devono risultare da una dichiarazione rilasciata dal donatore secondo il fac-simile allegato alla circolare INPS n. 25/1981.
In base a quanto sopra detto e se ha effettuato tutta la procedura di cui sopra, lei ha diritto alla giornata di riposo retribuita e non allo spostamento del suo riposo di legge. L’INPS provvederà al rimborso per il suo datore di lavoro.
Spero di essere stata esaustiva, saluti
Gioia