Buongiorno,
spero possiate aiutarmi.
Da ormai 3 anni lavoro in un’azienda che mi ha inizialmente assunta tramite agenzia interinale. Diverse proroghe, periodi di disoccupazione e ancora rinnovi finché non è arrivato il contratto diretto a tempo determinato e poi, finalmente (dopo un altro mese a casa), l’apprendistato.
Essendo stato questo stipulato dopo 17 mesi di lavoro effettivo la sua durata è stata fissata a 19 mesi piuttosto che i soliti 36. Un mese a 6° livello e i successivi 18 con 5° livello di inquadramento (CCNL Commercio).
La scadenza si avvicina e mi chiedevo se essendo stata formata solo su “campo” ma non avendomi il datore di lavoro fatto MAI frequentare ALCUN corso di formazione fra quelli previsti (80 ore per chi come me è in possesso di diploma, se non erro) l’azienda possa effettivamente recedere dal contratto. Temo infatti possano lasciarmi a casa avendo già assunto nuovo personale col risultato di un vero e proprio esubero.
Cercando su internet leggo che non è sufficiente affidare l’apprendista ad un tutor per giustificare l’apprendistato e che dunque se il datore di lavoro non ha adempiuto all’obbligo formativo l’apprendistato stesso non è da considerarsi valido e deve essere convertito in lavoro subordinato a tempo indeterminato (riconoscendo anche le differenze retribuite maturate).
Vorrei una conferma, per capire come muovermi.
Grazie!