<p style=”text-align: center;”>Buonasera, sono un’estetista inquadrata con contratto a tempo indeterminato full time 3° livello. Lavoro a Roma. Dal 1aprile per Covid 19 sono in cassa integrazione. Ora dal 21maggio ho iniziato nuovamente a lavorare. A roma c’è l’ordinanza per i centri estetici per orario di apertura dalle ore 11 e chiusura fino le ore 21.30. Siamo 6 dipendenti 3 fanno il turno di 5 ore la mattina e 3 il pomeriggio. Non possiamo fare il cambio di turnazione perchè non possiamo stare a contatto con l’altro gruppo per contenere il rischio di contagio e chiusura del negozio. Con questa ordinanza siamo costrette a fare 30 ore settimanali invece di 40 come previsto dal contratto. Pensavo che visto che stiamo facendo le 30 ore settimanali le altre 10 sarebbero state pagate dalla cassa integrazione, ma il datore di lavoro dice di no. Dice che fino al 31 maggio sono in cassa integrazione a 0 ore e quindi queste ore che sto lavorando dal 21 al 30 maggio me le mette in busta paga di giugno facendomi risultare full time. Perché da giugno non può chiedere la cassa integrazione parziale. La mia domanda è come fa a risultare in busta paga che sto facendo le 40 ore se fino al 21 giugno c’è questa ordinanza e noi possiamo fare solo 30 ore settimanali? E soprattutto davvero non può chiedere la cassa integrazione a giugno</p>