Buonasera,
ad agosto 2018 ho dato le dimissioni dalla mia ditta, e non le ho revocate entro i 7 giorni. Prima della decorrenza delle dimissioni (45 giorni di preavviso) ho accettato una controproposta, che consisteva in aumento di livello (primo livello Commercio, con preavviso passato a 90 giorni) e retributivo, dicendomi che era tecnicamente fattibile anche se non potevo più ritirare le dimissioni.
A dicembre 2019 cerco di dare di nuovo le dimissioni, ma non risulta possibile. Chiedo informazioni al riguardo al Ministero del Lavoro con una email, e ricevo risposta a inizio gennaio in cui mi viene comunicato che sono ancora in vigore le dimissioni precedenti, e che spetterà all’azienda comunicare la data di cessazione del rapporto di lavoro.
Oggi ho comunicato all’Ufficio Personale la mia intenzione di cessare il rapporto di lavoro l’11 marzo, e mi è stato risposto che i 90 giorni di preavviso partiranno dal primo febbraio, e che mi tratterranno i giorni mancanti. Premetto che ho giorni di ferie sufficienti a coprire il mancato preavviso, la mia domanda è se questo nuovo preavviso sia dovuto, dato che le dimissioni tecnicamentre le ho date nel 2018 e che non ho firmato nessun accordo di prolungamento del periodo di preavviso, né concordato nuove date di fine rapporto fino ad oggi.
Grazie per le informazioni che potrete darmi a riguardo.