I segreti del colloquio di lavoro

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L’INIZIO – Tanto per cominciare non fate come Woody Allen (guarda video): è molto simpatico ma difficilmente il suo ‘metodo’ può portarvi bene. Per chi è alla ricerca di un nuovo lavoro il primo consiglio è quello che avrebbero dato i nostri nonni: vestiti bene (senza esagerare) perchè se è vero il proverbio “l’abito non fa il monaco è ancora più vero l’aforisma di Oscar Wilde: solo i superficiali non giudicano dalle apparenze.

“Quando parliamo di ICT l’abbigliamento del candidato non è fondamentale, l’attenzione di chi esamina è più centrata sulle competenze tecniche, in particolar per i profili junior – dice Dario Brivio, Executive Manager della Divisione Technology di Page Personnel – però meglio evitare bermuda e camicie a fiori! Il consiglio è tener presente il contesto aziendale in cui vi presentate ‘’seppur l’ ambiente ICT sia in media più informale di altri, state attenti a non esagerare con l’eccentricità’’ dice Brivio

ARRIVATE PREPARATI AL COLLOQUIO – “Sembra un consiglio banale – dice Nicoletta Bressa – candidate manager dell’Adecco – ma non lo è. Il candidato deve sapere per cosa va ad effettuare il colloquio, quale mansione andrebbe a ricoprire e, soprattutto, in che tipologia d’ azienda. Ma non sempre lo sa!’’

Quindi: “studiate l’azienda, attraverso il sito, guardate i prodotti che offre, approfondite i suoi obiettivi, tenete presenti gli eventi che organizza, cercate di entrare in sintonia con le ragioni della stessa. E’ fondamentale – assicurano all’unisono i due manager – ed è un impegno che i selezionatori valutano molto bene perché lo leggono come segno di motivazione’’.

LA TELEFONATA – Il colloquio inizia dalla telefonata. Se vi chiamano quando siete in una situazione poco opportuna per parlare, ditelo francamente e proponete un altro momento. Siate però puntuali quando richiamate e attenti nel modo di salutare e nelle risposte che date. ”Gli head hunters sanno che ci sono momenti scomodi per rispondere – dice Brivio – e non si stupiscono piu’ di tanto; valutano comunque gentilezza ed educazione della risposta”.

LA PUNTUALITA’ – Se siete in ritardo per qualche motivo avvisate subito, senza dilungarvi in particolari tecnici (la frizione della macchina!) Potete arrivare leggermente in anticipo, 5 minuti prima, ma non troppo in anticipo (1 ora prima!) perché mettereste in imbarazzo chi vi deve ricevere e inoltre dareste un segno di insicurezza e disagio.

SIATE APERTI: Guardate negli occhi la persone che vi accolgono, siate cortesi e sorridenti (senza esagerare), state attenti a linguaggio non verbale: non irrigiditevi. Siate aperti ma  fate attenzione: se parlate del vecchio lavoro evitate giudizi drastici o critiche troppo esplicite  ai precedenti datori. Non è un buon biglietto da visita. Anche se parlare di problemi avuti in passato, a volte può essere utile. ’’ In questo caso il consiglio – dice Nicoletta Bresso – è di raccontare le situazioni contestualizzandole e dare un feedback: se avete parlato di un insuccesso dite anche cosa vi ha insegnato quell’ ’esperienza, rivolgetela in positivo’’.

IL CV – Ricordatevi ciò che avete scritto sul cv. Non contradditevi su competenze e aspirazioni. Scrivete ciò che sapete fare davvero, e soprattutto scrivete cose vere!  ” Nel mondo ICT i candidati tendono a sottolineare tutte le conoscenza – dice Brivio. Magari anche di cose che hanno visto en passant a scuola: non le consideriamo menzogne a tutto tondo ma il consiglio è precisare il livello di conoscenza se è base o più alto. Se si precisa si evita l’effetto boomerang di certe dichiarazioni” ”E’ bene specificare –concorda Nicoletta Bresso- e indicare le cose su cui si è davvero competenti’’.

DOMANDE SCOMODE – State pronti a domande tipo “Perché vorrebbe lavorare qui?“. oppure “Quale è l’attività che ha gestito con meno successo? “Sono domande che possono arrivare e spesso arrivano. Non sono rivolte a mettere in difficoltà la persona – precisa Brivio – ma a calibrare la presenza di spirito, la sua autovalutazione, la sua umiltà. Se assumo un dipendente nel mio team vorrei capire cosa l’ha spinto a venire da noi’’. 

SOLDI – L’argomento va affrontato, ma è meglio non farlo nel primo colloquio conoscitivo e soprattutto non primi 10 minuti: quando si tocca il discorso fate presenti l’attuale stipendio e le vostre aspettative ma non fatene l’argomento principale dell’incontro. Potrebbe portarvi male. ’’Meglio lasciare che l’azienda s’ interessi di noi come professionisti – dice Brivio – e poi trattare: se due persone desiderano lavorare l’uno con l’ altro, un accordo si trova’’.

LA COMUNICAZIONE – Mettete in risalto le competenze senza troppi tecnicismi. “il linguaggio tecnico – sottolinea il manager Page Personnel – fa parte della quotidianità dei talenti Ict ma se l’interlocutore non è tecnico -e spesso accade, soprattutto al primo colloquio – il rischio è di non farsi capire e anzi mettere in imbarazzo chi seleziona”

Le capacità tecniche rischiano di diventare una difficoltà invece che una risorsa. “La capacità di saper parlare in maniera semplice e diretta da’ l’idea di una persona che è in grado parlare a tanti, ‘traducendo’ il suo linguaggio:  un segno di flessibilità mentale e comunicativa – sottolinea Brivio – che non può che essere apprezzato’’.

‘’Lavorate molto sulla comunicazione – chiosa Nicoletta Bresso – un cv forte tecnicamente ci fa aspettare un candidato forte che sappia comunicare con precisione ed efficacia. E poi – conclude – ricordatevi che un esaminatore non valuta solo le capacità tecniche ma anche, e soprattutto, il modo di comunicare e la capacità di lavorare in team’’. Come dimostra anche il video che vi proponiamo (Guarda video)

 

di Giuseppe de Paoli

Foto: comefare.com