TORINO – Copiare può essere giusto, a volte, per “accorciare la diffusione di sane pratiche”. Parola di Massimo Giordano assessore all’innovazione della Regione Piemonte.
Non è lui che copia ma oggi a Torino, all’inaugurazione del Digital Experience Festival, ha citato con soddisfazione la dichiarazione di un dirigente della Regione Sicilia: “Il Piemonte ha un’ottima piattaforma High Tech perché non l’adottiamo anche noi, invece di ripartire da capo?”.
Un esempio che dovrebbe piacere a Stefano Saladino, organizzatore del Festival che ha ideato e messo in piedi con l’associazione Luoghi di relazione -e con partner importanti come Seat Pg e La Stampa- proprio per creare relazione, scambi di idee e opportunità, oltre che per promuovere la cultura digitale come potenzialità per lo sviluppo economico e sociale del territorio.
Il festival è approdato, non a caso a Torino, un luogo molto ricettivo in questo senso: la città infatti vanta una ‘rete’ importante che coinvolge gli enti pubblici, l’Università, molte imprese del settore ed il Csi, Consorzio Informatico della regione Piemonte. Una città che guarda al futuro come nell’ambito Open data, settore in cui sono stati realizzati interventi d’avanguardia, grazie anche all’operato dello stesso Csi.
L’esperienza pilota di Torino e del Piemonte in questo ambito verrà condivisa nei prossimi mesi – tramite il progetto Homer – tra sette stati che si affacciano sul mediterraneo: la stessa Italia, la Francia, la Spagna, Grecia, Malta, Cipro e la Slovenia. L’Obiettivo è ampliare al massimo le possibilità offerte dall’utilizzo dei dati della Pubblica Amministrazione.
Open Data, Smart City, Lavoro Digitale, Comunicazione sulla Rete e molto altro, saranno gli argomenti guida della kermesse in corso a Torino (si chiude il 2 giugno). Non si pensi però al festival come un appuntamento di soli addetti ai lavori: sono molti, nell’ambito della rassegna, gli incontri divulgativi dedicati al grande pubblico che si attende dato che il digitale è sempre più un’esperienza condivisa, quotidianamente, nella città.
“Sta nascendo una nuova idea di città – ha affermato Piero Fassino sindaco di Torinio – una nuova dimensione che ha potenzialità importanti per tutti: dal risparmio energetico, al miglioramento della qualità ambientale e di vita in generale (meno code, meno traffico, meno burocrazia). La smartCity oramai è un modello sociale, oltre che un potenziale strumento per la crescita, anche in tempo di crisi”.
Il festival dovrà fare i conti, già li sta facendo, con un pregiudizio da abbattere: “E’ ancora piuttosto forte in alcuni settori – spiega Saladino – l’idea del digitale come ostacolo invece che uno strumento per migliorare la qualità della vita. Vincere questo pregiudizio è uno degli obiettivi della manifestazione.
Ci aspettiamo poi che il festival metta in relazione le varie realtà, pubbliche e private, al di la’ della manifestazione stessa: un ‘fare sistema’ insieme che vorremmo continuativo e stabile”.
Sindacato Networkers sarà presente il giorno 29 maggio con tre workshop, gestiti da tre professionisti su: come crescere e far carriera nell’ICT, i fondamentali del colloquio di lavoro, cos’è e come si realizza un videoCv.
di Giuseppe de Paoli