MILANO – Dopo una lunga notte elettorale, Obama è stato riconfermato Presidente degli Stati Uniti d’America. Una vittoria a forte impronta digitale visto che le elezioni sono state segnate da una forte comunicazione on line.
Un aspetto che Obama non ha mai sottovalutato investendo anzi molti denari sulla campagna elettorale digitale; e non a caso, visto che sin dalla campagna elettorale del 2008 si era definito un “tecno-entusiasta”.
Nella pagina web del sito della Casa Bianca dedicata alla tecnologia, Obama scrive: “Dobbiamo fare il possibile per incoraggiare lo spirito imprenditoriale, ovunque lo si trovi. Dovremmo aiutare le compagnie americane a competere e vendere i loro prodotti in tutto il mondo. Dovremmo rendere più semplice e veloce la trasformazione di nuove idee in nuovi lavori e business. E dovremmo abbattere qualsiasi barriera che si pone di fronte a esse. Perché se creeremo lavoro adesso e nel futuro, noi faremo crescere, educare e innovare ogni Paese del Mondo”.
Durante il primo mandato, la presidenza Obama ha puntato su temi come robotica, cyber sicurezza, industria d’avanguardia, privacy, open government e iniziative open data.
Tra sfide in corso d’opera e nuovi progetti, il governo americano dovrà ora affrontare anche il problema della banda larga e del digital divide. Durante la precedente campagna Obama promise una banda larga reale per ogni comunità americana grazie al National Broadband Plan. Se è vero che il 90-95% delle comunità a stelle e strisce oggi hanno un accesso a internet ad alta velocità, è anche vero che diverse comunità rurali hanno ancora il problema de “l’ultimo miglio” cioé la necessità di una nuova infrastruttura per connettere gli hub esistenti.
In attesa dello sviluppo della banda larga, i Ministeri del Lavoro e della Sanità americani hanno dato il via, già nei primi mesi del 2012, a un programma di connessione tra gli istituti di formazione a diverso livello per fornire le risorse necessarie ai professionisti che operano negli ospedali e nelle cliniche dei centri rurali.
Obama dovrà portare a termine anche il suo lavoro sulla “net neutrality”, una rete a banda larga senza restrizioni arbitrarie in base al tipo di contenuti gestiti dall’utente finale. E dovrà vedersela con alcune aziende (tipo Verizon o MetroPCS) che vogliono proporre degli aumenti per quei provider di contenuti che richiedono una trasmissione più veloce dei dati.
Un tema importante e legato anche alla politica estera è quello della cybersicurezza: non è stato uno dei temi portanti della campagna elettorale, ma l’amministrazione Obama ne aveva fatto una priorità durante il primo mandato con l’instituzione dell’U.S. Cyber Command e il rafforzamento del Dipartimento della Sicurezza Interna. Il Segretario alla Difesa Leon Panetta ha già annunciato che il Pentagono varerà nuove norme , più “dure”, per garantire la sicurezza informatica.
“The best is yet to come”, “Il meglio deve ancora venire” ha detto Obama durante il suo discorso per la rielezione. La strada è stata tracciata, vedremo dove porterà i cittadini americani nei prossimi quattro anni.
di Mario Grasso