MILANO – La Regione Marche ha un piano per l’agenda digitale regionale (ADM) varato giusto un anno fa e può contare su fondi pari a 46 milioni di euro.
Gli obiettivi principali sono chiari: massima alfabetizzazione informatica, azzeramento del digital divide, sviluppo dell’e-governement. E si sposano con le direttive Ue e l’Agenda Digitale italiana. I tempi di realizzazione meno.
L’amministrazione regionale intanto sta realizzando un’infrastruttura regionale di cloud computing (è il progetto Marche Cloud) in grado di fornire servizi digitali ad aziende, istituzioni e cittadini.
Oggi è già operativo il Cup (centro unico di prenotazione) per i servizi sanitari ed è possibile ottenere referti medici via web, smartphone e smart-TV, grazie all’ infrastruttura Cloud ospitata nel data center regionale realizzata in collaborazione con l’INFN (l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).
Un altro progetto innovativo è quello del polo scientifico tecnologico che dovrebbe nascere alle porte di Ascoli Piceno.
Il progetto originale, inizialmente accarezzato dalla Regione, è stato rilanciato da alcuni imprenditori locali (info: www.ascoli21.it) e sta riscuotendo un certo interesse: Restart, società specializzata nel recupero di aree industriali, ha già aderito annunciando un investimento da tre milioni di euro.
La Regione Marche e la provincia di Ascoli Piceno sono pronte, attraverso un protocollo d’intesa (con carattere biennale) ad attivare nuovi finanziamenti, tra cui un fondo rotativo in fase di progettazione, che serviranno ad aiutare lo sviluppo di nuove start up.
Si muovono, con determinazione, anche i soci di Tecno Marche, il parco tecnologico di Ascoli (a capitale misto pubblico privato) che lavora per accrescere la competitività delle aziende regionali.
Il tecno-park supporta le imprese nell’accesso ai finanziamenti Ue, nei rapporti con il mondo scientifico e istituzionale e con gli investitori esteri. Ad aprile debutterà come partner di Red Seed, un nuovo acceleratore di imprese che nascerà a Pesaro.