Sindacati e web: le tecnologie mobile non decollano

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MILANO – L’uso di tablet e smartphone e tablet per accedere alla rete è in crescita tra i sindacalisti ma non nelle strutture sindacali per le quali il web rimane, nonostante i passi avanti, una meta in buona parte da esplorare.

È quanto emerge dal sondaggio sull’uso del web da parte dei sindacati, curato da Eric Lee, fondatore di LabourStart.

Il sondaggio era a livello internazionale, però è emersa una chiara partecipazione solo dal mondo in lingua anglosassone (l’ 80% degli intervistati). Una piccola fetta dei partecipanti arriva invece dai Paesi francofoni (Francia e Canada) in minima parte, dal Belgio (1,5%).

Secondo il report Tablet e smartphone sono usati sempre più dai sindacalisti a titolo personale (al 48,5% dagli intervistati in lingua inglese, 29,1% da quelli in francese), ma il classico computer rimane lo strumento più usato per accedere alla Rete (74%).

Cosa si aspettano i sindacalisti dal Web?

Nell’ordine: consigli sui diritti dei lavoratori; formazione per gli attivisti e il racconto delle condizioni lavorative nelle aziende; ma anche la promozione on line di eventi e notizie riguardanti la struttura.

Quanto ai social network sempre più sindacalisti ne fanno uso, ma per la maggior parte a scopo personale; mentre le strutture sindacali risultano molto meno “tecno” che i loro iscritti.

Tra i social più usati in prima linea Facebook (86,7% per gli inglesi, 79,2% dei francesi); poi Twitter ( 45,8% inglesi, 23,7% per i francesi); Google+ (32,2% tra i francesi e il 26,6% tra gli inglesi) e LinkedIn (42,1% gli inglesi e 12,1% i francesi).

Gli altri social network sono praticamente ignorati.

La maggioranza dei rispondenti sembra piuttosto soddisfatta di come il proprio sindacato usa la rete, ma un vasto numero d’intervistati non sa nemmeno se la propria struttura realizzi video o applicazioni mobile, usate, quest’ultime, in rarissimi casi (5-6%).

Per un uso pieno del web resta ancora molto da fare.

Tra le attività che andrebbero curate maggiormente il sondaggio indica le campagne online, il tesseramento, le newsletter, la formazione online, i social network e i prodotti multimediali.

Un dato contrastante è quello del tesseramento online. Tra gli intervistati in lingua inglese il 59,9% è favorevole per un’attività d’iscrizione sui siti web regionali e il 61,5% sul sito web nazionale del sindacato.

Mentre i francesi si dichiarano meno favorevoli a un reclutamento digitale: il 41,1% dice si a un reclutamento online su base locale, il 25,5% è per l’iscrizione di nuovi soci sul sito web nazionale.

di Mario Grasso