NAPOLI – Certamente un social network conosce di te più dei tuoi conoscenti, amici e familiari. Non solo… la tua vita è seguita giorno per giorno da molte più persone di quante tu possa immaginare!
La tua privacy è al sicuro?
Nonostante i tanti lati positivi, i social network possono rivelarsi vere e proprie trappole per tutti coloro che li usano con un po’ di superficialità, interagendo spensieratamente con utenti di tutto il mondo.
Come i social network utilizzano i nostri dati?
Innanzitutto i “contratti“, quelli che tutti accettano senza mai leggerli, sono il punto di partenza per comprendere l’uso che i social network faranno dei nostri dati e delle informazioni che noi vi inseriamo, come foto e video.
Quello che più sfugge alla maggioranza degli utenti, è che ogni singola nostra azione su un social network contribuisce ad arricchire il profilo personale, che non è solo a disposizione dei nostri contatti, ma rappresenta il patrimonio del social network stesso.
Vuoi caricare delle foto che ti riguardano?
Ok, nessun problema, però ricorda che dall’istante in cui termina l’upload, ogni singola foto (o video) vengono duplicati in centinaia di copie, ciascuna delle quali finisce su uno dei tanti server di Google o di Facebook, e ricorda anche che tutti gli utenti che hanno accesso al tuo profilo possono scaricare la foto sul loro PC, e farci qualsiasi cosa.
Ti piace la pizza? Ami andare in montagna? Giochi a scacchi?
Ogni volta che lo comunichi ai tuoi amici, lo stai innanzitutto comunicando al tuo social network che, giorno per giorno, vede aumentare i dettagli contenuti in tutti i profili di tutti gli utenti: per esempio traccia e mantiene tutti i dispositivi usati per accedere al tuo profilo, tutte le tue conversazioni e messaggi privati, l’elenco dei tuoi amici ed ex amici.
Questi profili verranno utilizzati dai gestori per effettuare campagne pubblicitarie mirate; in questo modo, se siete vegetariani, non vedrete mai sulla vostra bacheca la pubblicità di riviste di cucina dedicate al barbecue.
In rete ciascuno di noi diventa una sorta di bersaglio commerciale, avente gusti e propensioni all’acquisto ben precisi, bersaglio verso il quale indirizzare proposte commerciali pensate proprio quella tipologia di utenti.
Ma cosa c’è di male in tutto questo? Forse niente, però da una parte dobbiamo tutti riflettere sul fatto che i social network conoscono praticamente tutto di noi, dall’altra dovremmo pretendere da loro la massima trasparenza; solo in questo modo saremo certi di divertirci o lavoraci in maniera sicura.
di Roberto Castaldo
Video da: pillolediconoscenza.it