Classe 1986, napoletana. Dopo gli studi universitari, diventa autrice di un format radiofonico per Radio F2 (Università degli Studi di Napoli Federico II) dedicato ad eventi culturali.
Dal 2010 ricopre ruoli come Brand Manager e Social Media Specialist, svolgendo attività che spaziano dalla comunicazione web al benchmarking e sviluppo prodotto.
Appassionata di Social Media e Comunicazione, è sempre alla ricerca di nuovi trend provenienti dall’estero, non cambia canale quando passa la pubblicità in TV e compra riviste per sbirciare i claim più originali.
Per rilassarsi ama cucinare (e mangiare) muffins, leggere e viaggiare.
Oggi lavora come libera professionista in ambito web e social media e ha recentemente aperto il suo blog ilariafenderico.it, dove raccoglie e condivide idee, suggerimenti ed esperienze nel settore.
L’ultimo social post?
Una recensione su Trip Advisor. Consulto spesso questo portale e cerco di contribuire con indicazioni utili.
L’ultimo video che hai visto su Youtube?
In realtà uso YouTube principalmente per ascoltare musica o seguire dei tutorial. L’ultimo video visto è una parodia dei The Jackal relativa ad una serie tv vista da poco.
Mac, Windows o Linux?
Occorre scegliere un sistema operativo in base alle proprie necessità. Io utilizzo Windows.
L’ultimo acquisto online?
Un ebook per il mio Kindle.
Un libro che ha segnato la tua vita?
Domanda difficile.. leggo molto e scegliere un solo libro non è facile. Su due piedi ho pensato a Siddharta ed al Piccolo Principe.
Qual è stato il progetto lavorativo che più ti ha segnato?
Ogni volta che ho progettato la nascita di un nuovo brand, dalle attività di benchmarking e sviluppo packaging al piano di comunicazione, è stato emozionante vedere i prodotti realizzati concretamente e venduti, per non parlare del momento in cui ricevo le recensioni di blogger o conduco un contest sulle fan page!
Quando hai deciso di diventare Web Content Specialist?
Quando ho gestito per la prima volta un sito e-commerce: per fidelizzare la community iniziai a sviluppare contenuti interessanti ed offrire un servizio di customer service attraverso Facebook. Fui colpita dal legame che si creò con numerosi clienti.
Nella tua carriera, ha contato più lo studio (da autodidatta o scolastico-professionale) o l’esperienza pratica?
Lo studio ha aiutato ad aprire la mente e ad avere un approccio strategico ma sicuramente l’esperienza pratica e costante è indispensabile.
Il primo colloquio non si scorda mai: hai qualche curiosità da raccontare?
Il primo colloquio è legato alla mia prima esperienza aziendale, quindi ho un ricordo positivo. Trattandosi di GDO nel settore cosmesi credo di aver colpito per la preparazione sulle attività marketing di numerosi brand. Ero una grande collezionista di prodotti beauty e mi aggiornavo con i tutorial di quella che anni dopo sarebbe diventata “Clio MakeUp”.
Hai avuto durante la tua carriera professionale un incontro particolare?
Ho lavorato in diversi contesti a contatto con professionisti di vario genere. Da ognuno di loro ho appreso nozioni ed esempi utili.
E un’intuizione vincente?
Aprire un blog personale.
Cosa consigli ai giovani che vogliono diventare Web Content Specialist come te?
Divertirsi partecipando alla vita social, non smettere mai di aggiornarsi, non perdere mai la passione e la curiosità per ciò che li circonda. Nuovi stimoli possono nascondersi ovunque.
Internet ha cambiato il mondo del lavoro in Italia. Come?
Internet ha generato nuove figure professionali e quella che considero una “democratizzazione” della carriera: nel web non conta l’età, il sesso, l’appartenenza sociale o l’aspetto esteriore. Ciò che importa davvero per crescere professionalmente è l’impegno costante, la capacità di relazionarsi con gli altri e di intuire le nuove tendenze.
Serve un sindacato dei Networkers? Se sì, come te lo immagini?
I networkers si trovano spesso in situazioni lavorative precarie. Sarebbe utile istituire regolamentazioni chiare ed aggiornate rispetto alla continua evoluzione delle tecnologie.
Descrivi la tua professione in modo chiaro e diretto in modo che anche mia nonna possa capirla.
Aiuto le aziende ad essere visibili sul web e a far entrare i loro prodotti nel cuore dei clienti.
L’organizzazione ‘classica’ del lavoro (orari rigidi e cartellino da timbrare) ha senso per un networker?
Le logiche del vecchio lavoro aziendale non possono essere applicate ai ritmi del web. In realtà credo che anche nelle aziende dovrebbe avere più valore “lavorare per obiettivi”. Sarebbe più stimolante rispetto al lavoro basato su rigidi orari (anche se ho assistito a corse dell’ultimo minuto per timbrare il cartellino davvero divertenti).
Quanti sono i tuoi amici sui socialnetwork, quanti di questi conosci davvero e quanti frequenti anche “off-line”?
Sul mio profilo personale di Facebook aggiungo quasi esclusivamente persone che conosco realmente. Utilizzo gli altri social per seguire persone interessanti o aziende innovative. La vita online ormai è divenuta una realtà costante ma prediligo ancora gli aperitivi live con gli amici.
Prima di incontrare qualcuno che non conosci fai una ricerca su Google?
No. Cerco informazioni solo se si tratta di incontri di lavoro, per conoscere a 360° le attività per le quali potrei avviare una collaborazione.
Se no, perché?
Perché l’intuito è una risorsa fondamentale da coltivare e perché le migliori idee sono quelle che arrivano all’improvviso.
di Mario Grasso