Reti d’impresa crescono

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ROMA – In fasi difficili come l’attuale una delle poche risorse delle imprese è fare rete, allearsi, collaborare. Una tendenza suggerita, quasi imposta, dalla fase di crisi: infatti, il numero delle reti, di tutti i settori, che si sono registrate presso le Camere di Commercio, è in indicativo aumento.

Lo testimonia l’ultima indagine svolta dalla Cna che evidenzia come siano soprattutto le pmi a sentire questa esigenza. E spesso la tendenza a far rete è anticipata dalle aziende più innovative.

La fase di crisi ha fatto da detonatore al fenomeno e il sistema delle alleanze è in netta crescita: “Fare rete è uno dei sistemi più efficienti che abbiamo a disposizione per far crescere e sviluppare le Pmi – conferma Sergio Silvestrini, Presidente Cna.

SI PUÒ FARE DI PIÙ – “Oggi sono 1397 le imprese in rete e 31 mila i dipendenti coinvolti, soprattutto in Toscana, Lombardia ed Emilia Romagna”.

Il modello di rete ha dimostrato d’essere in grado di abbattere i costi di produzione, ottimizzare i rapporti con i fornitori, migliorare l’accesso al credito.

“Però – dice Silvestrini – si può fare di più: serve uno scatto in avanti, un nuovo sforzo per valorizzare questo patrimonio”.

LA PROPOSTA – “Bisognerebbe costruire in ogni Regione – propone il leader Cna – una sistema di incubatori volti ad accompagnare, passo a passo, i processi di start-up delle pmi. E sarebbe utile anche un portale unico per le reti d’impresa”.

Un modello a cui la Cna tiene molto: L’associazione ha studiato a lungole caratteristiche ed i fabbisogni delle imprese potenzialmente orientate a collaborare con altri soggetti e ha infine delineato un vero e proprio modello per la costruzione di reti.

Il modello Cna  tiene conto sia dei fabbisogni delle imprese che delle competenze necessarie per fare rete. Ed è usabile, da subito.

 

di Giuseppe de Paoli