L’ACTA scende in campo per la gestione separata

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MILANO – L’ACTA  (Associazione Consulenti del Terziario Avanzato) approfitta delle imminenti elezioni politiche e regionali per lanciare un appello ai candidati ai quali chiede d’ impegnarsi perché il lavoro indipendente ‘non venga gravato da un ulteriore intollerabile carico fiscale’.

In dieci anni – denuncia l’associazione – la contribuzione INPS dei professionisti del settore è passata dal 10% all’attuale 27%. E, se non sarà cambiata la legge approvata nel 2012, arriverà al 33%.

Ecco perché nasce “Dica: no 33!” iniziativa volta a contrastare l’aumento delle aliquote contributive della Gestione Separata (previsto nel DDL per la riforma del mercato del lavoro)

L’iniziativa ha preso piede on line con tanto di video appelli e la nascita di un canale Youtube, dove sono raccolti tutti i contributi video dei professionisti aderenti all’iniziativa.

L’ACTA inoltre ha avviato proprio in questi giorni una raccolta firme on line per ottenere il diritto alla malattia domiciliare e ai congedi parentali per i professionisti iscritti alla gestione separata.

Le firme saranno inviate all’INPS e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

Quest’ultimo però – osserva l’ Associazione – non ha ancora eseguito l’aggiornamento del servizio telematico con la conseguenza di un mancato adeguamento degli sportelli che porta il personale Inps a rimandare le domande di malattia domiciliare e di congedi parentali dei lavoratori autonomi.

di Mario Grasso