MILANO – La legge n 228 del 24/12/2012, detta legge di stabilità, contiene numerosi provvedimenti considerati dal governo Monti strategici e imprescindibili per la ‘tenuta’ del Sistema Italia e per il rilancio dell’economia.
Le nuove norme introducono cambiamenti importanti quali l’esenzione dell’Irap per lavoratori autonomi e piccoli imprenditori;
lo stanziamento di 900 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali;
l’aumento delle detrazioni fiscali per chi assume.
È stato normato anche il tema delle ‘cartelle pazze’: Equitalia deve fare un passo indietro nella gestione dei crediti e cedere agli enti creditori la responsabilità di occuparsi delle domande di sgravio.
Riepiloghiamo comunque le misure più importanti introdotte.
AMMORTIZZATORI – Aumentano le risorse per finanziare la cassa integrazione in deroga. La legge prevede lo stanziamento di 900 milioni che si aggiungono agli 800 già previsti.
DETRAZIONI FISCALI – Aumentano, da 900 a 1.220 euro le detrazioni fiscali per i figli di età inferiore ai tre anni. Per i più grandi si passa da 800 a 950 Euro.
ESODATI – Saranno 10.130, rileva la Ragioneria dello Stato, gli esodati salvaguardati dalla legge di stabilità (oltre ai 120mila già tutelati dagli altri provvedimenti). La spesa prevista è di 100 milioni (già stanziati)
IVA – La legge da via libera, dal prossimo luglio, all’aumento di 1 punto della aliquota Iva (attualmente al 10%) e stoppa invece l’incremento dell’aliquota al 21%.
IRPEF – Le aliquote restano invariate (nonostante l’esecutivo Monti avesse previsto di rivedere al ribasso).
PRECARI – La legge ‘salva’ i precari della pubblica amministrazione, con contratto in scadenza, che resteranno al lavoro almeno fino al prossimo 31 luglio. Nei concorsi pubblici una quota fino al 40% dei posti disponibili sarà riservata ai precari.
RICONGIUZIONI – Le ricongiunzioni previdenziali tornano a essere gratuite, però solo per i lavoratori passati all’Inps, dal pubblico impiego, prima del luglio 2010.
SCONTI PER ASSUNZIONI – Le deduzioni forfettarie per le assunzioni a tempo indeterminato salgono a 7.500 euro. Per le donne e per i giovani sotto i 35 anni arrivano a 13.500 euro.
TFR – La legge introduce uno stop alle trattenute del 2,5% sul Tfr in busta paga dei dipendenti pubblici. Il provvedimento arriva In seguito a una sentenza in merito della Corte Costituzionale.