Sfide digitali per il sindacato: 5 azioni da fare

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Le sfide digitali per il sindacato e 5 azioni da fare

La risoluzione sulla digitalizzazione della Confederazione Europea dei Sindacati dal titolo “verso un lavoro digitale equo” adottata dal comitato esecutivo dell’8-9 giugno 2016 fa il punto sulle sfide digitali per il sindacato in Europa e nei singoli Paesi e propone anche alcune azioni che ogni organizzazione può intraprendere a livello nazionale.

Ecco la parte di testo tradotto in italiano dall’originale in inglese che riguarda proprio le sfide digitali per il sindacato e le possibili aree di intervento per un’azione sindacale efficace.

La CES è chiaramente a favore dell’utilizzo delle nuove tecnologie che supportino cittadini, lavoratori – in particolare donne e anziani – così come le aziende che rispettano le leggi sul lavoro e i regolamenti nazionali ed europei.

Un’adeguata protezione per i lavoratori digitali è necessaria per evitare l’emergere di una nuova precarietà digitale.

Una sfida principale consiste nell’assicurare informazione, consultazione, rappresentanza, una retribuzione minima e una previdenza sociale obbligatoria.

La digitalizzazione allarga le possibilità per l’automazione, la robotizzazione e l’outsourcing nell’industria e nei servizi.

I sindacati sono chiamati a guidare la transizione verso un lavoro digitale giusto ed equo.

La rivoluzione digitale non avviene da una notte all’altra, ma richiede di essere guidata passo dopo passo. Il coinvolgimento dei sindacati è una sfida e allo stesso tempo un’opportunità.

Le aree principali d’intervento per i sindacati sono:

  • l’occupazione
  • la qualificazione scolastica e professionale
  • l’esternalizzazione delle mansioni
  • le regole sull’orario di lavoro
  • salute e sicurezza
  • l’equilibrio vita-lavoro
  • la protezione dei dati.

Bisogna ricercare nuove definizioni inclusive per il lavoratore e il datore di lavoro.

È necessaria un’informazione rafforzata, delle procedure di partecipazione e consultazione aziendale per una transizione inclusiva verso un lavoro digitale corretto.

La partecipazione sindacale nel processo di digitalizzazione appare frammentaria. È legata principalmente alle iniziative dei singoli Paesi europei (tra i principali: Lussemburgo, Francia, Svezia, Germania).

In generale, le iniziative lanciata dai ministeri del lavoro prevedono un coinvolgimento delle organizzazioni sindacali mentre altri ministeri tendono a dimenticare il coinvolgimento sindacale.

Ancora più difficile è la situazione nei Paesi membri senza attività per la digitalizzazione. Quando alcuni Stati restano indietro, i sindacati in generale sono distanti dall’argomento.

Vista la diversità delle situazioni, sono necessarie diverse strategie sindacali. Da una maggiore consapevolezza sul tema all’interno dei sindacati, seguita da attività sindacali di promozione nei consigli aziendali, nei comitati Aziendali Europei, in altri organi di rappresentanza dei lavoratori e durante le assemblee sindacali in azienda.

L’obiettivo è di analizzare sistematicamente l’introduzione di nuove tecnologie e adattarla in modo tale di assicurare un lavoro digitale buono ed equo.

I sindacati possono influenzare direttamente le strategie digitali delle aziende tramite gli organi di rappresentanza dei lavoratori e dovrebbe usare tutti i mezzi a disposizione per farlo.

In quei Paesi dove sono presenti iniziative nazionali per la digitalizzazione, i sindacati dovrebbero essere in una posizione tale da influenzare l’agenda digitale dei governi, focalizzandosi sulla necessità di avere un’attenzione particolare alla sua dimensione sociale e al futuro del lavoro.

La CES fa appello a tutti i governi nazionali di coinvolgere i sindacati nel processo di digitalizzazione.

Alcuni sindacati sono già andati oltre, offrendo un supporto concreto ai crowd workers (www.faircrowdwork.org) con una classificazione delle piattaforme.

Questi esempi possono essere utili come fonte di ispirazione per altre iniziative.

Le federazioni sindacali europee possono influenzare le strategie digitali delle aziende con Accordi Transnazionali di Gruppo sulla digitalizzazione.

La CES continuerà a offrire piattaforme di scambio di informazioni, maggiore consapevolezza e dibattiti sul tema.

La CES incoraggia:

  • Consigli di fabbrica, comitati aziendali europei, i rappresentanti dei lavoratori in generale e i consigli di amministrazione in particolare a verificare che l’esternalizzazione interna ed esterna assicurano le condizioni di lavoro standard e un’applicazione corretta delle retribuzioni secondo la contrattazione collettiva. Le nuove pratiche del business digitale e l’introduzione di nuove tecnologie devono essere supervisionati sin dall’inizio. In alcuni Paesi il numero di accordi aziendali sulla digitalizzazione sta crescendo rapidamente. In altri, attività simili sono all’inizio. Le sfide di lungo termine, come orari di lavoro prolungati, stress, competenze digitali e squilibrio vita-lavoro, stanno aumentando e bisogna affrontarle.
  • Le federazioni sindacali europee a esplorare attivamente modi di negoziazione di accordi transnazionali di gruppo sulla digitalizzazione, per assicurare che regole comuni siano fissate e rispettate in tutta l’azienda e sulla catena del valore, prevedendo, per esempio, il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori nell’introduzione di nuove ICT (nessun pretesto per licenziamenti), stampanti 3D, smart glasses, robot, regolamenti adeguati sulla protezione dei dati, Big Data, escludendo controlli su performance e comportamenti o controlli da remoto, sull’uso di internet privato e lavorativo (“mail on holiday” volontario, sostituzione per ferie o fuori ufficio, gestione dei dispositivi mobile, il diritto alla disconnessione), uso dei social media, così come già fatto in diversi accordi aziendali nazionali. Gli accordi transnazionali di gruppo possono essere un elemento importante in una strategia sindacale per una digitalizzazione corretta. Azioni a livello europeo possono aiutare ad attenuare il divario digitale, assicurare un trattamento uguale e convertire minacce in opportunità.
  • I sindacati a verificare nel dettaglio le strategie aziendali per la digitalizzazione, poiché non è ancora così dappertutto.
  • Richiedere nuovi diritti come la sospensione temporanea delle decisioni del management sull’organizzazione del lavoro legate all’introduzione di nuove tecnologie.
  • L’apertura dei sindacati verso l’organizzazione dei lavoratori autonomi.

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