Buongiorno Embassy,
diciamo che ci sono alcune anomalie (prima il licenziamento e poi la “nuova” assunzione, la definizione di globale e il mancato riferimento all’indennizzo per le trasferte, reperibilità e straordinari) che vanno analizzate bene e meglio con un collega di un ufficio sindacale della città dove lavora.
La legge prevede che si possa lavorare un massimo di 48 ore (incluso lo straordinario) per 7 giorni lavorativi.
Il CCNL Terziario, con l’ultimo rinnovo, prevede una deroga in caso di picchi lavorativi straordinari che poi andranno recuperati in un altri periodi dell’anno.
L’articolo 195 (retribuzione di fatto) esclude rimborsi di spese, compensi per lavoro straordinario, una tantum e altri elementi concordati tra le parti.
Quindi, per capire bene come procedere, le consiglio ancora una volta di presentare i documenti di lavoro (lettera di assunzione, eventuale ccnl integrativo aziendale, le ultime 2-3 buste paga) a un nostro ufficio sindacale del terziario, così da valutare al meglio come procedere nei confronti del suo datore di lavoro.
Cordialmente,
Mario