Rispondi a: Part time, azienda rifiuta riduzione orario di lavoro
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<p style=”text-align: left;”>Salve Sig.ra Gioia,</p>
i primi 3 anni dall’assunzione il contratto era a tempo “determinato” e dopo sono stato assunto finalmente a tempo indeterminato. Tutti i contratti applicati dall’azienda sono sempre stati ad inquadramento part time. Nei primi contratti a tempo determinato era specificato chiaramente il numero ore di inquadramento e l’orario di lavoro che avrei svolto. Da quando invece sono passato a tempo indeterminato, l’azienda non ha più specificato nel contratto il monte ore e e mi ha incrementato l’orario di lavoro di anno in anno e negli ultimi 2 anni addirittura di mese per mese (15 min per volta) senza mai un accordo scritto o comunque che mi fosse chiesto, portandomi a lavorare quasi come un full time e in certe occasioni addirittura a superarlo. Ho chiesto quindi una riduzione di orario di lavoro per andare a svolgere una seconda attività lavorativa anche perché è inutile che sia impegnato quasi come un full time se la paga è oltretutto non adeguata e l’azienda non applica pure le maggiorazioni straordinarie previste da ccnl. Non trova che la mia richiesta sia pianemente lecita? Bene, l’azienda ha risposto alla mia richiesta che “al momento non possono concedermi la riduzione per mancanza di personale su altre sedi, ma prenderanno in seguito in esame la mia richiesta” ed hanno aggiunto che con l’occasione mi avrebbero comunicato a breve anche le trasferte da fare su territorio nazionale dove hanno queste carenze di personale. È palese che l’azienda vuole ritardare il più possibile la mia richiesta portandomi addirittura al prossimo autunno (visto che tra non molto l’orario di lavoro incrementerà in vista del periodo primaverile ed estivo) e mettermi ancora più in difficoltà inviandomi in trasferte, portandomi così a cedere con un licenziamento. Direi che questo si possa classificare come “mobbing”.
Purtroppo devo comunicarLe Sig. Gioia che non sto avendo un appoggio concreto dalla sede Uil a cui mi sono rivolto ed iscritto, nonostante abbia comunicato al sindacalista che dall’incontro svolto tra loro e la ditta, ad oggi l’azienda non ha migliorato nulla e nonostante li abbia inviato più di un messaggio scritto o provato a contattarlo direttamente telefonicamente per avere anche un consulto su come devo comportarmi con l’azienda stessa, non ricevo risposta. Logicamente se le cose continuano così sono costretto a disiscrivermi e rivolgermi ad altro sindacato.
Mi conceda anche questo sfogo. Si viene quotidianamente ormai a sapere in tv, radio o dai giornali di aziende che sfruttano i lavoratori applicando condizioni di lavoro esasperate e come nel mio caso, visto l’attività che svolgo, le irregolarità dell’azienda possono addirittura mettere in pericolo l’incolumità di altre persone, ma poi dai sindacati o comunque da enti come anche l’ispettorato del lavoro nonostante le segnalazioni fatte, trovandosi da soli nessuno muove foglia o comunque non si riceve un adeguato affiancamento, oppure la risposta stessa non è adeguata come dovrebbe essere per contrastare aziende di questo stampo, trovando accordi e applicando sanzioni ridotte in sede legale. Sicuramente come il detto dice, non bisogna fare di tutto un erba un fascio, ma al momento la situazione che sto vivendo adesso è quella da me descritta.
La ringrazio comunque.
Distinti Saluti,
<p style=”text-align: right;”>Luca</p>