30 Dicembre 2024

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Rispondi a: Orario e reperibilità durante smart working

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#9010
Ravenna
Partecipante

    Buon pomeriggio Mario e grazie della risposta.

    Come scritto nel topic il mio CCNL è “industrie alimentari varie”.

    La provincia nella quale l’azienda ha sede è la provincia di Ravenna.

    Mi spiego meglio riguardo al mio quesito perché dalla sua riposta capisco che non sono stato sufficientemente chiaro.

    Non si tratta di ore lavorative richieste in più da parte del mio datore di lavoro ma di ore scalate. Mi è stato comunicato che sarei stato messo in ferie (permesso) per 2 delle 8 ore lavorative giornaliere… ma in quelle 2 ore sarei dovuto comunque essere reperibile al telefono e avrei dovuto comunque controllare l’e-mail. In sostanza non solo non mi pagano ma mi scalano ore di permesso chiedendomi ugualmente di svolgere la mia prestazione lavorativa. Come spiegato nel topic non percepisco nessuna indennità di reperibilità.

    Concordo con Lei sul fatto che nel decreto dell’1 marzo 2020 su lavoro e Coronavirus, all’articolo 4, è previsto che si applichi la legge sullo smart working per il periodo di emergenza, anche senza accordi individuali ma mi chiedo (e le chiedo) possibile che questo decreto nella sua applicazione vada a ledere i diritti acquisiti dai lavoratori ?

    Quando non ero in smart working e prendevo 2 ore di permesso uscivo alle 16, spegnevo il cellulare e non controllavo la posta elettronica fino alle 8:30 del giorno successivo. Com’è possibile che adesso mi vengano scalate 2 ore di permesso (so che l’azienda può farlo nel caso lo ritenga opportuno, non è questo il problema) e mi venga chiesto di essere comunque reperibile nelle 2 ore di permesso ?

    Le dirò di più il nostro capo ufficio ha anche scritto “… tanto siete a casa e non potete uscire”. Mi chiedo se si possa sostenere, da parte dell’azienda, una tal posizione. Fino a prova contraria io nel mio tempo libero (siano esse ore di permesso o giornate di ferie) faccio ciò che ritengo giusto fare per “staccare dal lavoro” e non posso essere costretto “solo perché sono tenuto a stare a casa” a lavorare non pagato.

    La ringrazio nuovamente per i suoi preziosi consigli.

    Gian Luca