Rispondi a: Dubbi licenziamento in accordo
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Buongiorno,
prima di rispondere punto per punto alle sue domande, le premetto che il tipo di licenziamento che dovrebbe mettere in atto il suo datore è il licenziamento per giustificato motivo oggettivo (economico), non per giusta causa.
Inoltre, i recenti decreti del governo a tutela dell’occupazione prevedono il blocco dei licenziamenti e forme di sostegno al reddito. Per i suddetti motivi le consiglierei in primis di contattare i colleghi del sindacato di categoria presenti nella città/provincia dove lavora.
Detto questo, provo a darle qualche indicazione sulle sue domande:
1) No, non macchierebbe se definito come scritto sopra un licenziamento per motivi economici dell’azienda;
2) Nel caso di conciliazione in sede protetta (sindacale o alla Direzione territoriale del lavoro) è prevista ugualmente la Naspi. E’ una delle eccezioni allo stato involontario di disoccupazione previsto per ottenere l’indennità. Ma va fatta la conciliazione al posto del licenziamento;
3) La Naspi dura la metà delle settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni per un massimo di 24 mesi.
4) Difficile dirlo così. Al netto di quanto scritto all’inizio, lei sta trattando per la perdita di un posto di lavoro che sicuramente ha un valore molto alto;
5) Certo, il Tfr verrà liquidato con le competenze di fine rapporto o in fase conciliativa.
Spero di essere stato utile. Ribadisco comunque di rivolgersi a una struttura sindacale per farsi assistere al meglio.
Saluti,
Mario