AMMANCO DI CASSA
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Taggato: AMMANCO DI CASSA, ccnl commercio, CCNL SERVIZI
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28 Settembre 2018 alle 16:09 #7278
Buongiorno,
non ho capito bene quale Ccnl le applicano. Forse è il Multiservizi?
Al di là di questo, se non è tra le sue mansioni non dovrebbe gestire danaro in maniera continuativa. Quella clausola mi sembra in effetti un po’ contraddittoria, vista così.
La messa in pratica di provvedimenti disciplinari, al netto di quelli verbali per mancanze lievi, secondo l’articolo 227 del Ccnl commercio, vanno comunicati al lavoratore tramite raccomandata con ricevuta di ritorno entro 15 giorni dalla scadenza del termine assegnato al lavoratore stesso per presentare le sue controdeduzioni.
Inoltre, l’articolo 7 della legge 300 del 1970 (il cosiddetto Statuto dei lavoratori) prevede che Il datore di lavoro non può adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del lavoratore senza avergli preventivamente contestato l’addebito e senza averlo sentito a sua difesa.
In ogni caso, i provvedimenti disciplinari più gravi del rimprovero verbale non possono essere applicati prima che siano trascorsi cinque giorni dalla contestazione per iscritto del fatto che vi ha dato causa.
Quindi, visto che è un problema suo e delle sue colleghe e in realtà può nascondere qualche “sorpresa”, il mio consiglio è di sentire i nostri colleghi della Uiltucs della città dove lavora e farvi assistere al meglio.
Farei pure controllare il Ccnl che vi applicano, perché potrebbe risultare sbagliato o porvi in condizioni contrattuali peggiorative.
Se vuole, può trovare i contatti della nostra sede Uiltucs più vicina a lei, cliccando sulla mappa blu dell’Italia che trova in questa pagina.
In alternativa, se mi scrive in quale città lavora, sarò lieto di indicarle i riferimenti dei miei colleghi territoriali.
Saluti,
Mario
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28 Settembre 2018 alle 15:29 #7275
Buonasera,
Ho un contratto CCNL SERVIZI part-time a tempo determinato.
Lavoro presso un negozio, quindi a tutti gli effetti faccio la commessa, ma non ho un contratto del commercio.
Non ho l’indennità di cassa e per quanto mi sono informata con il contratto dei servizi non dovrei maneggiare e toccare denaro, fare le chiusure fiscali e i versamenti per la banca.
Allo stesso tempo però abbiamo una clausola che dice che ove in sede di mancanze di cassa o di inventario ci saranno addebitate dallo stipendio.
Ovviamente tutte maneggiamo denaro e facciamo i versamenti e le chiusure( ognuna di esse ha la firma di chi lo fa e di chi chiude quel giorno) una settimana fa è sparita/è stata rubata una busta con un versamento di chiusura.
La mia responsabile e il mio capo area non hanno voluto comunicare l’accaduto alla sede di lavoro e ci hanno chiesto a tutte noi dipendenti di prelevare e mettere in una busta del denaro contante per arrivare alla cifra scomparsa e fingere di aver trovato la busta sparita.
La mia domanda è: sono obbligata a prelevare questo denaro?loro possono chiedermeli cosi o c’è comunque una procedura da seguire una raccomandata firmata dal datore di lavoro.. ho chiesto perchè non ce li scalano dallo stipendio come da contratto e non ho ricevuto risposta.
Ci hanno comunicato inoltre siccome tutte ci siamo rifiutate di prelevare del denaro contante cosi che ci arriverà una lettera di richiamo( non si sa con quale “accusa”).
Che diritto hanno loro senza comunicare niente all’azienda di chiedermi dei soldi? e nel caso l’azienda ne viene a conoscenza possono chiedermeli contanti o sono obbligati a scalarmeli dallo stipendio?
Questi dubbi mi sorgono sia perchè il contratto in se è un controsenso sia perchè non mi sembra la procedura giusta per un ammanco di cassa..tra l’altro non hanno sporto nessuna denuncia.
Si parla di circa 150/200 euro a dipendente, una cifra notevole.
In attesa di un riscontro
Porgo i mie più cordiali saluti
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