Buongiorno,
premetto che attualmente risulto con un contratto(anomalo) di lavoro a tempo determinato ai sensi dell’art. 15 octies del D.Lgs. 502/92 e s.m.i. con una Pubblica Amministrazione del Centro Italia. Tale “rapporto di lavoro” (che da una breve ricerca dovrebbe trattarsi di attività di tipo non subordinata) è regolamentato semplicemente da una lettera di immissione attività (a seguito di una delibera del Direttore Generale) per l’attuazione di una linea progettuale regionale, dall’articolo di legge in oggetto e da un regolamento interno che, ai sensi di vari articoli di legge, permette all’amministrazione di conferire incarichi a tempo determinato diretti ed esclusivi ai sensi del 15 octies del D.Lgs. 502/92 e s.m.i. Tale attività prevede un certo numero di ore settimanali e l’affidamento ad un Coordinatore Aziendale per l’attuazione del progetto.
L’amministrazione rilascia anche un cedolino paga con pagamento dei contributi alla Gestione separata INPS, pagamento della quota IRAP e INAIL. L’inquadramento è equiparato al comparto sanità.
Non trattandosi formalmente di contratto di lavoro subordinato e non essendo regolamentato, ovviamente, da uno specifico CCNL (essendo compatibile anche con altre attività lavorative di tipo subordinato), se il “lavoratore” decidesse anzitempo di porre fine alla prestazione lavorativa come è possibile procedere ? Le “dimissioni” (o meglio la volontà di cessazione della propria attività per l’Azienda), a vostro avviso, ha un periodo di preavviso ? In che modalità si può procedere e a chi dovrebbero essere indirizzate le dimissioni ? Al D.G. ?
Grazie mille per la risposta.
Nicolas