Contratto a tempo indeterminato con anzianita' convenzionale
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Taggato: contratto jobs act
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12 Settembre 2018 alle 11:41 #7195
Salve contro_idealista,
per essere esaustivi e non incorrere in possibili errori, bisogna avere in mano la documentazione totale di un rapporto di lavoro. Immagino che l’anzianità convenzionale faccia tra le altre cose riferimento al mantenimento dell’applicazione della legge 300/70; non ritengo che di per sé il ritardo di alcuni giorni nel pagamento dello stipendio, sia sufficiente per richiedere le dimissioni per “giusta causa”; alle altre domande si può rispondere solo dopo aver esaminato la documentazione ed aver avuto un colloquio diretto. Le consiglio di rivolgersi ad una struttura sindacale nel suo territorio. Noi siamo della Uil se vuole dirci dove risiede potremmo indirizzarla ad un ns ufficio.
Saluti, Mario
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11 Settembre 2018 alle 13:21 #7190
1. Posso dire di aver superato i limiti del Jobs act e le sue tutele crescenti?
2. Dopo 7 mesi di anzianita’ nella nuova ditta, avendo l’anzianita’ convenzionale al 1/6/2008, in caso di licenziamento, ho diritto a 2 mensilita’ per ogni anno di anzianita’, anche se convenzionale ?
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11 Settembre 2018 alle 10:39 #7180
Buongiorno,
mi risulta che la data di pagamento mensile sia più un fatto convenzionale che le aziende fissano per una propria gestione contabile che una legge a tutti gli effetti. Anche nel caso in cui il Ccnl possa dare una data di riferimento.
Bisogna anche capire se l’azienda non ha pagato del tutto lo stipendio o se, anche con qualche giorno di ritardo rispetto alla data comunicata, lo paga.
Nel primo caso, potrebbe chiedere le dimissioni per giusta causa. Ma consideri che potrebbe esserci anche un ricorso dell’azienda e invalidare il tutto.
Per quanto riguarda il licenziamento, ma la sua situazione generale, il suo caso credo vada visto con tutta la documentazione alla mano in un ufficio sindacale della sua categoria.
Ecco i riferimenti utili della Uilm: http://www.uilm.it/contatti.php
Saluti,
Mario
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11 Settembre 2018 alle 09:46 #7176
Sono dipendente di un azienda che opera nel settore automobilistico, assunto con contratto industria metalmeccanica 7 livello. In realta’ l’azienda ha cambiato nome e a febbraio e mi ha costretto a rifare il contratto perdendo qualcosa sul Ral, ma io ho chiesto in cambio che mi venisse riconosciuta l’anzianita’ convenzionale a quando sono stato assunto nella prima ditta, quindi parto gia’ con oltre 10 anni di anzianita’. Inoltre ho chiesto che il superminimo non fosse assorbibile. Le ferie sono 20 giorni all’anno, i permessi 72 ore, e le festivita’ soppresse 4. Posso dire di aver superato i limiti del Jobs act e le sue tutele crescenti? Dopo 7 mesi di anzianita’ nella nuova ditta, avendo l’anzianita’ convenzionale al 1/6/2008, in caso di licenziamento, ho gia’ diritto a 2 mensilita’ per ogni anno di anzianita’? E se mi dovessi dimettere per giusta causa ( esempio, mancato pagamento tfr arretrato della prima ditta, stessi amministratori, stessa sede, o semplicemente perche’ pagano sempre lo stipendio dopo il 15 del mese, anche quando ero con l’altra ditta, senza che vi sia stato accordo su questo), magari perche’ ho trovato di meglio, potrei chiedere qualche mensilita’ in cambio per questo o non mi spetta niente?
Lo so che e’ una battaglia persa in partenza, ma vorrei solo sapere se sarebbe o meno mio diritto farlo. Di sicuro, so che potrei andarmene senza preavviso, gia’ solo per il fatto che pagano dopo il 10 del mese. Mi confermate?
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