Ferie Forzate e Salute sul lavoro
Home › Diritti del lavoro › Ferie › Ferie Forzate e Salute sul lavoro
Taggato: cassa integrazione, ccnl terziario, coronavirus, demansionamento, ferie forzate, fumo passivo in ufficio
- Questo topic ha 5 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 4 anni, 5 mesi fa da Sindacato-Networkers.it.
-
AutorePost
-
-
14 Maggio 2020 alle 14:52 #9231
Buonasera
Scrivo nello stesso topic di Simone in quanto la mia situazione è analoga.
Lavoro in una azienda appartenente al CCNL noleggio e autorimesse mi hanno messo in ferie forzate non Concordate visto il periodo di coronavirus. Possono farmi consumare tutte le ferie degli anni precedenti fino ad arrivare a zero prima di farmi rientrare senza averle concordate?
Alcuni miei colleghi (circa 12%) sono in cassa integrazione a giorni alternati altri (circa 88%, maggioranza) lavorano come sempre (a volte facendo anche straordinari) e io sono l’unica persona in ferie forzate da settimane, ora dovrei rientrare il 08/06 però a quella data avrei ancora circa 4 settimane di ferie degli anni precedenti quindi volevo sapere se possono ancora estendere le ferie per ulteriori 4 settimane in autonomia oppure se dovremmo invece concordarle insieme.
Grazie in anticipo per l’attenzione
- Questa risposta è stata modificata 4 anni, 5 mesi fa da Samantha 1234.
-
15 Maggio 2020 alle 17:30 #9241
Buongiorno,
il decreto legge Cura Italia prevede che il datore di lavoro possa disporre il consumo di tutte le ferie maturate negli anni precedenti nel rispetto della contrattazione collettiva, prima di attivare gli ammortizzatori sociali.
Se vuole fare un ulteriore approfondimento, le consiglio tuttavia di sentire pure i colleghi della Uil Trasporti. Di seguito il link con i contatti regionali: https://www.uiltrasporti.it/index.php?option=com_k2&view=item&layout=item&id=17540&Itemid=1120
Saluti,
Mario
-
24 Aprile 2020 alle 12:24 #9185
Salve Simone90,
ci deve dire in quale città opera, potremmo indicarle un ns. ufficio al quale rivolgersi.
Ci faccia sapere, saluti
Gioia
-
23 Aprile 2020 alle 15:07 #9182
Buongiorno,
l’azienda, prima di accedere alla cassa integrazione anche per una parte di dipendenti, ha la facoltà di farle consumare le ferie già maturate fino a esaurimento.
Detto questo, una volta che sarà attivata la cassa integrazione anche per lei, sarà necessario valutare i tempi e i modi possibilmente tramite accordo sindacale.
Sulla questione del livello di inquadramento e delle mansioni: se c’è l’accordo scritto e se l’azienda dimostra in maniera inevitabile che per motivi organizzativi deve demansionarla, può farlo.
Forse la cosa su cui approfondirei un attimo è l’assunzione del collega.
Sul fumo passivo in ufficio: si può denunciare il datore (che in questo caso, come leggo dall’altro post che ha scritto, è anche il responsabile alla sicurezza) e chiedere un risarcimento del danno derivante da fumo passivo.
Le consiglio comunque, alla luce della situazione complessa nella sua azienda, di rivolgersi quanto prima a un nostro ufficio sindacale presente nella città o provincia in cui lavora, così da capire come intervenire nel migliore dei modi.
Può trovare i nostri uffici più vicini a lei cliccando sulla mappa blu dell’Italia che trova in questa pagina.
Saluti,
Mario
-
23 Aprile 2020 alle 17:55 #9184
Buonasera,
ringrazio per la risposta alle mie domande.
Io abito in piemonte, la ditta è in Lombardia, quale ufficio devo contattare?
Grazie mille.
Cordiali Saluti.
-
-
22 Aprile 2020 alle 20:16 #9179
Salve,
sono un lavoratore dipendente con contratto attivo dal 11/2015 tempo pieno
CCNL 42 TERZIARIO D.Lgs. 81/2015
RIFERIMENTI NORMATIVI : artt.41-47
Avrei bisogno di informazioni e supporto per un problema che ho con la mia azienda.
Mi ritrovo a casa in ferie forzate dal 23 dello scorso mese, per causa corona virus e mancanza di lavoro, nonostante la mia ditta è regolarmente aperta con del personale che lavora regolarmente e che non è mai stata fermata per mancanza di lavoro e altro personale che pur essendo in cassa integrazione è obbligata ad andare a lavorare negli orari standard di apertura giornalieri. ( il datore di lavora giustifica la presenza dei dipendenti perché gli anticipa la cassa integrazione ).
Come posso muovermi? Come posso contestare la situazione?
Il datore di lavoro può imporre a solo un dipendente, senza preavviso e senza alcuna rotazione del personale, di stare a casa in ferie forzate causa decreto e poco lavoro non dando data di rientro?
L’anno scorso da magazziniere, sono stato promosso a impiegato ufficio acquisti, da gennaio di quest’anno, hanno assunto una collega che ha preso il mio posto in ufficio e io sono stato retrocesso nuovamente in magazzino, senza aver firmato alcun documento scritto e ne accettato condizioni verbali; sulla variazione della posizione ho la dicitura che occasionalmente mi poteva essere richiesto di fare il magazziniere; essendo passato impiegato, possono farmi retrocedere alla mansione precedente? e se sì, per quanto tempo?
Avrei anche un grosso problema di fumo passivo in ufficio, in quanto il datore di lavoro, responsabile sicurezza, fuma liberamente in luogo chiuso senza areazione; come potrei muovermi in questo caso?
Grazie mille per la collaborazione.
-
-
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.