Si figuri, siamo qui per questo 🙂
Il contratto a termine non può avere una durata superiore a trentasei mesi ed è prorogabile, con il consenso del lavoratore e nei limiti della durata massima prevista (36 mesi), fino a un massimo di cinque volte, indipendentemente dal numero dei rinnovi.
La proroga, per la quale è necessaria la forma scritta, è ammessa a condizione che si riferisca alla stessa attività lavorativa per la quale il contratto a tempo determinato è stato stipulato, senza l’onere, a carico del datore di lavoro, di fornire la prova della causale che giustifica la prosecuzione del rapporto.
Spero di aver fornito qualche ulteriore elemento utile per capire la sua situazione lavorativa.
In aggiunta, qualora volesse approfondire l’argomento, le consiglio fortemente di contattare un sindacato di categoria della sua città, per vedere, carte alla mano, se ci sono delle violazioni della legge.
Se mi scrive quale Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro) le applicano (lo trova scritto nella sua lettera di assunzione), posso indicarle i recapiti utili.
Cordialità,
Mario