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22 Maggio 2017 alle 16:59 #5720
Buonasera Cristiano,
innanzitutto c’è da considerare se, al termine del suo attuale periodo di malattia, il medico di base non le prolunghi o meno la malattia.
Se così non fosse, sarà poi la visita col medico aziendale che verificherà l’inidoneità alla mansione. Se il supermercato in cui lavora è una struttura con più reparti, potrebbero indirizzarla su altre mansioni.
Tuttavia, bisogna considerare anche il rischio di licenziamento oggettivo se dovessero riscontrare la totale inabilità al lavoro e non c’è la possibilità di farle svolgere altre attività.
Saluti,
Mario
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22 Maggio 2017 alle 11:01 #5710
Buongiorno a tutti.
Premessa.
Lavoro come macellaio in un supermercato ful time 48 ore settimanali 5° livello assunto nel 2015. Premetto che come dipendente lavoro da pochi anni quindi molte cose le sto scoprendo adesso, come la visita preventiva per un “settore a rischio” come l’ambiente di una macelleria in specifico la nostra che ha un ritmo di lavoro molto elevato e siamo in pochi dipendenti a svolgerlo, con attrezzatura ai minimi termini.
Vengo al dunque, ho fatto le visite 3 mesi fa, quindi 2 anni circa dall’assunzione, all’atto della visita salta fuori il vaccino (compreso nel protocollo accettato dall’azienda) dell’anti tetanica, che io non posso fare perché tanti anni fa dopo un incidente in moto al pronto soccorso mi hanno fatto l’immuno globulina del tetano e ho avuto una situazione avversa “seria” dagli eccipienti del composto. Mi rifiuto con conseguente non idoneità al lavoro in macelleria. Dopo un colloquio in azienda gli metto dinnanzi alla loro responsabilità per no avermi fatto fare le visite 2 anni prima, ricordandogli che già lavoravo, e sapendo dell’anti tetanica prima , con loro non sarei mai entrato a lavorare, sarei rimasto dov’ero.
Spaventati chiedono al dottore aziendale di redigere un documento di idoneità parziale sempre all’interno della macelleria, che in pratica vieta di toccare qualsiasi macchinario utensile o quant’altro di tagliente o simile. Il risultato è stato disastroso per me perché l’unica mansione era la macchina confezionatrice per cui ho fatto per 2 mesi circa per 8-9 ore senza mai una pausa senno per andare in bagno ho confezionato, confezionato, confezionato fino a quando ho avuto una crisi molto forte e adesso sono sotto terapia da 20 giorni con il mio medico, con uno stato d’ansia acuta e attacchi di panico, mi ha veramente stravolto, ho perso la serenità.
Vi chiedo cortesemente come comportarmi visto che a settembre mi scade il contratto, ma il solo pensiero di rientrare a lavorare li dentro e fare la stessa cosa che mi ha mandato in crisi mi fa star male male, no posso fare un’altra mansione data la limitazione.
Spero di essere stato chiaro, grazie cordialmente Cristiano.
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