20 Aprile 2024

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Si può timbrare con la app? La nota del Garante privacy

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        Per due agenzie di lavoro interinale sarà possibile far timbrare con la app i propri dipendenti.

        A stabilirlo è stato il Garante per la privacy col provvedimento n. 350 dell’8 settembre 2016.

        Chi vorrà, potrà continuare a timbrare le entrate e le uscite dal luogo di lavoro con i sistemi tradizionali di timbratura.

        Chi vuole timbrare con la app, deve installare una app sul proprio smartphone personale, così da rilevare inizio e fine lavoro tramite l’uso dei dati di geolocalizzazione.

        La decisione del Garante per la privacy risulta dall’applicazione della disciplina sul cosiddetto “bilanciamento di interessi”, dietro richiesta delle due società e una verifica preliminare da parte dell’autorità competente.

        Timbrare con la app – Le misure di tutela del lavoratore

        Ma ci sono delle misure a tutela dei lavoratori da osservare.

        Il Garante ha comunque invitato le società a perfezionare il sistema nell’ottica della “privacy by design”, tenendo conto del principio di necessità e anche col rischio di possibili errori nella precisione dei sistemi di localizzazione.

        L’applicazione potrà conservare – se necessario – il solo dato relativo alla sede lavorativa (oltre a data e orario della “timbratura” virtuale), cancellando l’informazione relativa alla posizione del lavoratore.

        Sul monitor dello smartphone deve essere sempre ben visibile un’icona che indichi che la funzione di localizzazione è attiva.

        Per timbrare con la app bisognerà configurarla in modo tale da impedire, anche accidentalmente, qualsiasi altro trattamento dei dati personali presenti sul dispositivo del lavoratore (traffico telefonico, sms, e-mail, navigazione sul web, ecc.).

        Le società dovranno notificare al Garante, prima dell’avvio del nuovo sistema di timbratura, i tipi di trattamenti e le operazioni che vogliono compiere.

        Inoltre, dovranno dare ai dipendenti un’informativa (tipologia dei dati, finalità e modalità del trattamento, tempi di conservazione, natura facoltativa del conferimento, soggetti che possono venire a conoscenza dei dati in qualità di responsabili o incaricati del trattamento).

        Le società dovranno, infine, adottare tutte le misure di sicurezza previste dalla normativa per preservare l’integrità dei dati e l’accesso a persone non autorizzate.

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