11 Dicembre 2024

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Stalking

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      Redazione
      Amministratore del forum

        DOMANDA: Sono una ragazza di 25 anni e lavoro in un’azienda della distribuzione. Vengo redarguita con molta frequenza dal mio superiore dopo il mio diniego alle sue ripetute avances non gradite. Si tratta di stalking? Cosa posso fare?

        RISPOSTA:

        Se ci troviamo di fronte a un problema di stalking, le azioni che lo determinano sono:
        1. Comportamenti ripetuti e diretti verso una determinata persona;
        2. Comportamenti percepiti come sgraditi e intrusivi per chi li riceve;
        3. Comportamenti che inducono paura e preoccupazione per chi li riceve.

        L’articolo 612 bis del codice penale introdotto con la legge n. 38 del 2009 in materia di sicurezza pubblica, di contrasto alla violenza sessuale e di atti persecutori regola il reato di stalking.

        In seguito all’introduzione del reato (612 c.p.p) viene punito con la reclusione dai 6 mesi ai 4 anni chiunque, con condotte reiterate, minacci o molesti taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura tale da ingenerare un fondato timore per la sua o l’altrui incolumità ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.

        Il reato di stalking diventa più grave se commesso a seguito di una precedente unione matrimoniale o anche solo da una singola relazione affettiva. Sono puniti più gravemente , con l’aumento della pena, le condotte persecutorie se vengono commesse da colui o colei che abbia avuto una “relazione” con la vittima. La relazione può essere coniugale, affettiva o sessuale.

        Secondo uno studio della UIL, Il comportamento persecutorio è legato alle passioni e alle emozioni oscure e, si potrebbe dire, ambivalenti: amore e odio; gelosia e altruismo; egoismo e altruismo; attrazione e repulsione; intimità e paura; desiderio di essere accettati e ostilità vendicativa.

        Tra le cause dello stalking si è trovato una correlazione con l’aggressività predatoria che si caratterizza con tre motivazioni specifiche. Il/la persecutore/trice vuole:

        • dissuadere il partner dall’essere infedele;
        • recuperare una relazione con il partner precedente;
        • attraversare una storia sessuale con partner non accessibili.
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