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Per leggibilità riassumo gli ultimi dubbi “rimasti” dopo le risposte date finora:
-è stato detto che il dipendente in periodo di prova per dimettersi segue un “percorso diverso”, avevo capito che fosse la consegna di una lettera di dimissioni (a mano, via pec o raccomandata), ma poi sembra essere emerso che nemmeno questa procedura è obbligatoria, quindi vorrei sapere l’esatta procedura;-se io mando la raccomandata prima della scadenza del periodo di prova, anche se arriva dopo tale scadenza contano come dimissioni durante il periodo di prova (quindi senza preavviso)? In tal caso quando posso considerarmi “dimesso”?
Quasi, la ringrazio. Prima di rivolgermi direttamente ai suoi colleghi uilm, le chiedo ancora un paio di cose:
-se il dipendente nel periodo di prova di vuole dimettere, qual’è il “percorso diverso “che deve seguire (visto che mi dite non essere obbligatoria la lettera di dimissioni)?
-quindi se io mando la raccomandata prima della scadenza del periodo di prova, anche se arriva dopo tale scadenza contano come dimissioni durante il periodo di prova?
Grazie
Ricapitolando i miei dubbi residui riguardo l a lettera di dimissioni in periodo di prova:
-ma quindi, se la raccomandata arriva dopo la scadenza del periodo di prova la lettera non è valida e devo presentare un preavviso?
-posso specificare nella raccomandata la data da cui vorrei rendere effettive le dimissioni, o deve per f orza essere la data di spedizione/ricezione?
-se mando la raccomandata, posso assentar mi dal lavoro dal giorno stesso o devo aspettare che arrivi?
-in questo thread è stato detto sia che la comunicazione non è obbligatoria sia che “deve essere fatta per iscritto e in duplice copia”, qual’è l’informazione corretta?
Grazie.
Appena riesco controllo meglio, ma non sembrano comprendere il periodo di prova. Puó nel frattempo rispondere per punti alle domande precedenti?
-ma quindi, se la raccomandata arriva dopo la scadenza del periodo di prova la lettera non è valida e devo presentare un preavviso?
-posso specificare nella raccomandata la data da cui vorrei rendere effettive le dimissioni, o deve per f orza essere la data di spedizione/ricezione?
-se mando la raccomandata, posso assentar mi dal lavoro dal giorno stesso o devo aspettare che arrivi?
-il punto è che lei ha detto che la lettera non è obbligatoria, mentre nel resto del thread si è discusso come se fosse l’unica cosa obbligatoria.
Grazie per la pazienza.
-ma quindi, se la raccomandata arriva dopo la scadenza del periodo di prova la lettera non è valida e devo presentare un preavviso?
-posso specificare nella raccomandata la data da cui vorrei rendere effettive le dimissioni, o deve per f orza essere la data di spedizione/ricezione?
-se mando la raccomandata, posso assentar mi dal lavoro dal giorno stesso o devo aspettare che arrivi?
-il punto è che lei ha detto che la lettera non è obbligatoria, mentre nel resto del thread si è discusso come se fosse l’unica cosa obbligatoria.
Grazie per la pazienza
Purtroppo temo che il tempo rimasto prima della fine del periodo di prova possa non essere sufficiente per prendere un appuntamento dal sindacato (o dal caf, se anche quello va bene), per tanto sono particolarmente interessato a conoscere la risposta alle ultime domande che ho fatto:
-se invio tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, la data effettiva delle dimissioni è quella dell’invio? Devo inviare firmato in triplice copia?
-se riesco a fare una PEC in tempo, è emerso il problema che il regolamento aziendale prevede che le comunicazioni inerenti il rapporto lavorativo vengano inviate con il dominio aziendale,che non è pec, posso “fregarmene” per stare tranquillo?
-cosa si intende con “la comunicazione non è obbligatoria” ? Vuol dire che posso dimettermi anche senza mandare la lettera di dimissioni? Pensavo fosse l’unica formalità “obbligatoria” per le dimissioni nel periodo di prova.
Allora potrebbe esserci un problema, sentendo il sindacato avevano detto che l a PEC loro o di un collega poteva andare bene, e il periodo di prova è agli sgoccioli, quindi:
-se invio tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, la data effettiva delle dimissioni è quella dell’invio? Devo inviare firmato in triplice copia?
-se riesco a fare una PEC in tempo, è emerso il problema che il regolamento aziendale prevede che le comunicazioni inerenti il rapporto lavorativo vengano inviate con il dominio aziendale,che non è pec, posso “fregarmene” per stare tranquillo?
-cosa si intende con “la comunicazione non è obbligatoria” ? Vuol dire che posso dimettermi anche senza mandare la lettera di dimissioni? Pensavo fosse l’unica formalità “obbligatoria” per le dimissioni nel periodo di prova.
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Grazie, ho consultato il sindacato e sono rimasti solo pochi dubbi:
-la lettera di dimissioni inviata via pec va firmata e controfirmata?
-deve essere un allegato o può trovarsi nel corpo della mail?
-non disponendo di una pec personale, posso usare quella di un amico?
Grazie.Due domande:
-la sede presso cui fissare l’appuntamento deve per forza essere quella della provincia di residenza, o se valutassi più comodo prenotare alla sede di milano sarebbe indifferente?-la lettera di dimissioni può essere scannerizzata e inviata per posta elettronica pec o è comunque necessario consegnare a mano?
Ringrazio nuovamente.
Circa la possibilità di farmi aiutare da una struttura uil risiedo in zona seregno/giussano (MB) e lavoro a Milano, pertanto queste due aree geografiche mi risulterebbero più comode.
Circa la comunicazione cartacea, sono confuso, in quanto non trovo il facsimile per le dimissioni in periodo di prova sul sito inps.
Inoltre, lei riferisce che le dimissioni decorrono dopo la consegna, ma nel mio caso, dovendo avvenire probabilmente per posta, la comunicazione potrebbe arrivare a periodo di prova già concluso, e non mi è chiaro se in quel caso le dimissioni siano da considerarsi valide come se effettuate nel periodo di prova o meno, e se nel tempo di consegna devo comunque lavorare.Ringrazio molto per le risposte datemi finora.
Essendo il mio datore di lavoro situato in un altra regione, temo di non poter consegnare la lettera “a mano” (a meno che non possa consegnarla a una sede più vicina e farla firmare a un HR e non a un dirigente), come invece forse invece avrete pensato :io svolgo il lavoro effettivo presso un cliente del mio datore, pertanto non mi reco mai presso una sede della mia azienda nè incontro dei superiori cui presentare le dimissioni per farmele restituire firmate.
Questa complicazione potrebbe, temo, prolungare le cose e forse farmi sforare il periodo di prova.Quindi alcune delle mie domande persistono, e se ne aggiungono di nuove:
-posso consegnare le dimissioni a un HR?
-devo spedire la lettera di dimissioni alla sede centrale dell’azienda?
-esiste un facsimile della lettera di dimissioni?
-considerando che la lettera non arriverebbe il giorno stesso della spedizione, da quando sarebbero considerate valide le dimissioni?[ricopio]
-dati i tempi non immediati di ricezione della lettera, le proprie dimissioni possono/devono essere anticipate anche telefonicamente al datore di lavoro? il dimissionario può assentarsi dal lavoro dal giorno successivo alla spedizione in poi?
-qualora una terza parte sia coinvolta (nel mio caso, il cliente del mio datore, presso cui svolgo quotidianamente il mio effettivo lavoro di consulenza) subentrano variazioni o complicazioni di sorta?
Ancora molte grazie.
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