Agile: 1351 lavoratori con il fiato sospeso

0
736

MILANO – Potrebbe essere vicina una prima soluzione, seppur parziale, per Agile, società ICT (ex Eutelia) erede di grandi aziende – come Olivetti e Bull – che hanno contribuito decisamente allo sviluppo del Paese, eppure oggi in stato di crisi e a rischio chiusura.

Il personale della società (1351 lavoratori – molti dei quali assorbiti da Getronics-ex Olivetti e Bull Italia) è in amministrazione straordinaria: 902 lavoratori sono in CIGS, e tutti sono praticamente ‘sospesi’ in attesa della definizione del bando di gara per l’acquisto della società

L’OFFERTA – Attualmente è attiva un’offerta di Tbs It, societa’ ad alta tecnologia di Trieste (specializzata in ingegneria clinica) che fa parte della britannica TBS Group ed e’ interessata ad uno specifico ramo d’azienda di Agile. I managers di Tbs ne parleranno martedi’ 3 gennaio, al Ministero dello Sviluppo Economico, con i sindacati e i rappresentati del Ministero: uno spiraglio aperto per i lavoratori di Agile le cui preoccupazioni pero’ non vengono risolte.

SOLUZIONE PARZIALE – Stando ai primi passi delle trattative (un incontro s’e’ gia’ svolto a Roma il 10 dicembre) solo parte dei dipendenti Agile verrebbe riassunta: circa cento subito e altri 500 nell’arco dei prossimi tre anni, sempre che le commesse aziendali vengano rispettate. Le sedi di Agile attive rimarrebbero 4: Ivrea, Milano, Roma e Bari, chiuderebbero invece tutte le altre 7 sul territorio (Padova, Genova, Firenze, Perugia, Avellino, Cosenza, Palermo).

Con le prospettive attuali resterebbero senza garanzia almeno 700 lavoratori: per loro si pensa a progetti formativi volti alla ricollocazione esterna, progetti che verrebbero attuati con l’ausilio delle regioni interessate (Piemonte, Lazio, Campania, Sicilia, Toscana e Calabria). Le incertezze però sono ancora tante. Troppe.

L’INCONTRO – I managers della Tbs si incontreranno con sindacati e rappresentanti del Ministero, il 3 gennaio: l’obiettivo e’ arrivare entro fine mese ad un piano certo e condiviso, che garantisca al massimo i lavoratori, così come scritto nel bando di gara relativo all’acquisto.

I DUBBI – Sarà davvero cosi? Perche’ lo sia è indispensabile un forte coordinamento locale delle regioni interessate e, soprattutto, la garanzia che il Ministero dello Svluppo Economico possa intervenire per risolvere eventuali impedimenti burocratici. Solamente un grosso impegno delle parti e una ‘vision’ strategica potrà risolvere il problema occupazionale, uno dei tanti ancora aperto.

di Giuseppe de Paoli

Scheda lavoratori Agile per stabilimento in tutta Italia