AICA: compie 50 anni

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Milano – AICA (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) ha ricevuto dalla Presidenza della Repubblica una medaglia commemorativa per il cinquantesimo anniversario della sua fondazione. 

‘’Un riconoscimento di rappresentanza – commenta Rodolfo Zich, presidente di AICA, che è grande motivo di orgoglio per noi: una testimonianza del lavoro compiuto fin’ora e una spinta a impegnarci ancora più a fondo”.

In 50 anni di vita (Monografia 50 anni) – periodo in cui l’informatica ha registrato una straordinaria evoluzione – Aica ha concentrato la sua missione nello sviluppo delle conoscenze ICT in tutti i suoi aspetti: scientifici, tecnologici, applicativi, economici e sociali.

Oggi è tra le associazioni più importanti del settore, interviene a tutto campo sui temi della società digitale (a partire dall’attività di formazione) e rappresenta il principale riferimento in Italia per la diffusione e la certificazione delle competenze informatiche in particolare per le patenti ECDL – che dal 1997 ad oggi hanno interessato 2 milioni di persone – e le certificazioni EUCIP.

AICA promuove anche l’alfabetizzazione informatica di base attraverso il modello europeo e-Citizen, adottato da numerose amministrazioni locali italiane e nel 2009 è entrata a far parte della organizzazione europea denominata EURO-CIO, che rappresenta, a livello comunitario, i responsabili dei sistemi informativi (Chief Information Officer) delle maggiori organizzazioni pubbliche e private del continente.

Una evoluzione, quella dell’associazione, di tutto rispetto che è andata di pari passo con la straordinaria evoluzione del settore Informatica “Poco più di cinquant’anni fa – commenta Rodolfo Zich – il primo elaboratore elettronico occupava un intero salone, pesava tonnellate, aveva un costo esorbitante ed era utilizzato solo da pochi esperti. Oggi, l’informatica ha cambiato il mondo e sarà protagonista del futuro in modo non meno tumultuoso e rivoluzionario del passato”.

“Partecipiamo ad una mutazione continua che coinvolge le imprese, i paesi, la società nel suo complesso, soprattutto le giovani generazioni. E’ una fase che richiede interpreti che sappiano catalizzare il cambiamento, traducendo in forme accessibili e positive i contenuti dell’evoluzione tecnologica. Per non temere il futuro bisogna conoscere gli scenari, gli strumenti da adottare, le opportunità da cogliere: ciò si collega al compito stesso di AICA ed è sostanzialmente il motivo per cui è stata fondata’’