FIRENZE – Da “angelo del focolare” a cyber-donne? Oggi si può. Grazie a Digital Democracy, corso realizzato da futuro@lfemminile – progetto di Responsabilità Sociale di Microsfot, Acer e Cluster Reply – insieme al Comune di Firenze. L’obiettivo è chiaro e semplice: avvicinare le donne alla comunicazione politica attraverso i nuovi media.
IL PROGETTO – Il corso in programma dal 15 al 17 dicembre a Firenze conta già più di 110 partecipanti e si propone come un momento di formazione gratuito e unico nel suo genere, aperto a tutte le ragazze desiderose di imparare a utilizzare al meglio gli strumenti della comunicazione digitale (social network, blog, forum, e così via) per dar vita a nuove forme di collaborazione in campo sociale, economico e politico.
DONNE E POLITICA – Ma perché nasce il bisogno di organizzare Digital Democracy? Secondo un recente studio dell’Istat*, infatti, l’interesse delle ragazze per la politica è di tipo “indiretto”: si informano e hanno spesso una loro opinione in merito, ma – a differenza dei loro coetanei maschi – sono più restie a impegnarsi in maniera attiva ritenendo la politica troppo “lontana” dal loro mondo.
PAROLA DI ORGANIZZATRICE – L’importanza di un utilizzo consapevole dei social networks è sempre più centrale nel dibattito politico. Come spiega Roberta Cocco, Direttore CSR e National Development di Microsoft Italia, responsabile di futuro@lfemminile: “Oggi, la tecnologia è percepita come un elemento irrinunciabile della nostra quotidianità, soprattutto dai giovani; tuttavia, sembra ancora lontana la consapevolezza che anche concetti come “democrazia” e “partecipazione” possano essere reinterpretati grazie alle nuove forme d’interazione sociale cui Internet ha aperto la strada. Per questo è fondamentale diffonderne la conoscenza tra la generazione dei nativi digitali, affinché colgano nelle tecnologie a loro così vicine una marcia in più per costruire un mondo migliore”. Digital Democracy nasce a Firenze perché Microsoft ha raccolto una richiesta dell’amministrazione Renzi nello sviluppare un progetto che potesse avvicinare le ragazze alle istituzioni. L’obiettivo è quello di esportare il progetto nei capoluoghi più importanti.
L’AMMINISTRAZIONE – A tal proposito, Cristina Giachi, Assessore al Turismo, Europa, Università, Giovani e Pari Opportunità del Comune di Firenze, non esita a dichiarare che: “Creare opportunità di avvicinamento alla politica per i cittadini più giovani è stato fin da subito uno dei miei obiettivi come assessore alle politiche giovanili”. E sottolinea l’importanza della collaborazione con Microsoft e la partecipazione femminile alla vita pubblica e politica di Firenze: “Per questo la proposta di Microsoft, seguita alle nostre sollecitazioni, mi è sembrata la migliore risposta alle necessità di creare strumenti per riannodare il filo interrotto della comunicazione tra istituzioni e giovani. Se poi si riesce, come in questo caso, a coinvolgere in particolar modo le ragazze, più restie alla partecipazione, la mia soddisfazione – visto che ho anche la delega alle pari opportunità – non può che aumentare”.
OLTRE LE NATIVE DIGITALI – Se Digital Democracy è rivolto in particolare alle native digitali, il progetto futuro@lfemminile promuove da sempre iniziative rivolte a donne di tutte le età – dalle studentesse alle casalinghe, fino alle nonne e alle imprenditrici – puntando sulla tecnologia come leva per la loro crescita personale e professionale.
Dai movimenti femministi siamo ormai lontani decenni. Anche se in Italia, tra il movimento “Se non ora quando?” e le Girl Geek qualcosa in rosa sembra muoversi. Sarà ora di una seconda rivoluzione femminile in salsa 2.0? All’altra metà del cielo l’ardua sentenza.
di Mario Grasso