Sony: 10 mila licenziamenti in vista

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ROMA – Nuovi licenziamenti in vista nell’ambito tlc. Stavolta ad annunciare ‘tagli’ al personale potrebbe essere la giapponese Sony che sta facendo i conti con una fase di grande difficoltà: ha chiuso il 2011 in rosso e, soprattutto, prevede una perdita (doppia rispetto a quanto precedentemente annunciato) di 520 miliardi di yen, quasi 5 miliardi di euro, sul bilancio 2012.

LE FONTI – Secondo quanto riporta Nikkei, quotidiano finanziario giapponese, Sony ha già optato per un drastico ridimensionamento del personale e pensa a licenziamenti per circa 10 mila persone a livello internazionale (circa il 6% della forza-lavoro attualmente impiegata dalla multilazionale).

Il sito web del Wall Street Journal ha precisato che il taglio dei 10 mila posti di lavoro sarà progressivo e si concluderà nel marzo 2014.

Niente di ufficiale comunque, per ora, e la società infatti non ha confermato, ne smentito, la notizia, ma i numeri forniti dal giornale giapponese, così come i rumors circolanti sulla rete, sono inquietanti.

“Niente di ufficiale” è anche la formula usata dall’ufficio stampa di Sony Italia (300 dipendenti, sede a Cinisello Balsamo, alle porte di Milano) che fa sapere di dovere attendere a sua volta indicazioni da parte della casa madre, in Giappone.

È probabile comunque che l’annuncio dei licenziamenti arrivi nel corso della conferenza stampa, convocata per giovedi’, di Kazuo Hirai, nuovo ceo di Sony.

IL CROLLO – I ‘tagl’i alla Sony sono conseguenza, oltre che della difficile situazione economica e dei maggiori oneri fiscali, del crollo delle vendite dei tv lcd, fino a poco tempo fa considerato settore di punta della società. In questo ambito Sony ha patito la concorrenza di altri giganti del settore (Samsung, per esempio).

IL PIANO – Di fatto il nuovo Ceo della società, in carica dall’inizio di aprile (quando ha preso il posto di Howard Stringer), ha già avviato il suo piano di riorganizzazione che oltre ai tagli prevede di concentare gli sforzi sui settori Digital imaging, Gaming e Mobile (settori in cui sono previsti anche avvicendamenti al vertice).

Hirai avrebbe anche chiesto ai managers Sony di rinunciare ai bonus sullo stipendio.

La strada però è tutta in salita.

 

di Giuseppe De Paoli