Una notte speciale per i talenti italiani

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MILANO – Un palco per dare dare spazio e merito a chi ha raggiunto importanti risultati lavorativi, senza spintarelle, aiuti, scorciatoie, ma solamente con le proprie forze e il proprio talento. Un’iniziativa che dovrebbe essere normale e frequente e invece, in un Paese come il nostro dove talento e merito sono qualità bistrattate, vituperate, dimenticate, assume quasi il valore di provocazione. E’ successo mercoledi’, 16 maggio, all’Auditorium di Milano.

Quella sera, almeno quella sera, hanno avuto spazio giovani talenti come Matteo Achilli, vent’anni, bocconiano, fondatore del social network Egomnia  già denominato lo Zuckerberg italiano, e molti altri che sono andati ‘in scena’ a fianco di talenti consacrati come Umberto Veronesi.

La talent Night è stata promossa dal Forum della Meritocrazia, Associazione creata da alcuni imprenditori ‘illuminati’ e presideduta da Arturo Artom, senior advisor di Accenture.

Tra i soci Roger Abravanel, già autore di “Meritocrazia” e “Regole” e l’head Hunter Nicolò Boggian che ha riunito alcuni talenti da lui scovati in una squadra attenta e combattiva.

“L’uomo può ciò che vuole” – è l’eloquente motto scelto dall’Associazione. Una frase, ripresa dall’umanista e architetto del ‘400 Leon Battista Alberti, a cui gli imprenditori, guidati da Artom, credono ancora. Milano infatti è solo la prima tappa dell’iniziativa, subito dopo verrà Roma e poi le notte dei talenti verranno proposte in altre città del Bel Paese.

L’obiettivo – dice Artom è “trasformare l’Italia in un Paese normale”.

All’appuntamento ha aderito un pubblico eclettico che comprende personaggi come l’oncologo Umberto Veronesi, il magistrato Livia Pomodoro, il presidente di Banca d’Italia Ignazio Visco, il calciatore Clarence Seedorf. Ed ancora gli imprenditori Matteo Marzotto, Gabriele Galateri, Alberto Meomartini, e Ivan Lo Bello, vicepresidente di Confindustria. E soprattutto saranno presenti tanti talenti bravi e poco noti ansiosi di liberarsi dai lacciuoli della burocrazia e dalle ‘sirene’ d spintarelle, raccomandazioni, nomine dall’alto.

 

di Giuseppe de Paoli