Le imprese al governo: attivi l’agenda digitale

0
557

TORINO – Rilanciare con forza l’agenda digitale, sempre più necessaria e urgente per lo sviluppo del Paese. Questo l’appello al Governo formulato all’unisono dalle società partecipanti al Tosm di Torino, salone dedicato all’ICT, che sta prendendo le cadenze di un percorso annuale (con una serie di incontri programmati da settembre 2012 a maggio 2013).

“L’Agenda Digitale può, e soprattutto deve, diventare un grande motore di crescita che alimenti una nuova fase di ripresa, della quale abbiamo estrema necessità” ha detto Rinaldo Ocleppo, presidente del Gruppo Aziende ICT dell’Unione Industriale di Torino – purtroppo mi pare che sia i provvedimenti per la ricerca e l’innovazione, sia quello per l’agenda digitale, non siano rientrati nel decreto sviluppo, nonostante la loro necesssita'”

Per Ocleppo “Una delle conseguenze alla riforma sulle pensioni e sul lavoro è che ci troveremo a dover fare innovazione con quadri e dirigenti di oltre 60 anni, cioè nati su piattaforme ICT di 40 anni prima. Anche per questo è necessario che, siano riattivati gli interventi previsti dall’Agenda Digitale, per consentire al nostro Paese di recuperare il ritardo”.

Laura Morgagni, Direttore di Fondazione Torino Wireless ha ribadito la necessità di velocizzare il percorso verso la digtalizzazione del Paese e sottolineato la necessita di ‘fare rete’: “la priorità è il potenziamento dei sistemi di innovazione del territorio attraverso la creazione di filiere che collaborano alla proposizione di un’offerta competitiva e focalizzate su settori ad alto tasso di sviluppo: pensiamo a cordate in grado di posizionarsi come competitive a livello internazionale”.

Per Anna Maria di Ruscio direttore generale di Net consulting “gli ingredienti indispensabili sono: la cultura dell’innovazione e le competenze a corredo. La competenza sarà il vero fattore competitivo”.

Per il ministro Francesco Profumo “L’Agenda Digitale non può prescindere dall’importanza dei cosiddetti Big Data, che ci offrono la possibilità di scattare una fotografia di quello che potrà essere il futuro, se opportunamente gestiti, analizzati e interpretati. E’ poi essenziale condividere le buone pratiche e i risultati acquisiti’’.

Profumo ha parlato anche di Smart Cities: “Io preferisco usare il termine Smart Communities, ma ancora meglio sarebbe pensare a un’Italia Smart”.

Il Ministero guidato da Profumo (Università e ricerca) ha appena scelto i vincitori del bando di ricerca Smart Cities & Communities per il quale sono stati impegnati 200 milioni di euro ( per le Regioni del Sud) ed entro l’estate verrà attivato un bando analogo (impegnando stavolta 700 milioni di euro) al Centro Nord.

Perché questi progetti si realizzino, è necessaria però la banda larga: a oggi ne sono sprovvisti circa 4 milioni di italiani, secondo le stime del Ministero allo Sviluppo Economico.

L’Agenda Digitale prevede la copertura completa del territorio entro il 2013.