Social media, le aziende italiane pronte a investire

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MILANO – I social media fanno sempre più breccia nelle aziende italiane. Valorizzazione del brand, potenziamento della comunicazione, creazione di una community: questi i risultati che gli utenti internet si attendono dalle proprie attività sui social network.

A sancirlo il recente studio “Social Media Effectiveness Use Assessment” condotto tra luglio e novembre di quest’anno da Andrea Albanese, docente del Politecnico di Milano per il Master in Social Networks Influence Design.

Con un campione di oltre 3500 utenti in oltre 2800 aziende diverse, la ricerca ha indagato l’effettivo utilizzo dei social media all’interno delle aziende italiane.

Uno dei dati più interessanti è sicuramente quello sugli investimenti: il ritorno economico di breve periodo cede il passo alle attività di engagement – commenti pubblicati dai lettori, iscrizioni alle newsletter e sharing – mentre suscitano scarso interesse partite ai videogiochi, iscrizioni a lotterie e download di coupon.

Tra i social media Youtube guida la classifica del gradimento, seguito da LinkedIn, Twitter e Facebook. Si punta molto sui video, orientati all’engagement e, se possibile, gestiti in maniera professionale. Anche se Facebook è il più utilizzato sia per scopi personali sia aziendali (con una maggiore percentuale di budget destinato ad attività di marketing).

Oltre ai social media, i rispondenti dichiarano di utilizzare anche altri canali d’interazione sociale più tradizionali come blog, forum, Chat/IP e Wiki.

La gran parte delle aziende italiane usa il pc per svolgere le proprie attività on line. Si fa strada, ma non è ancora utilizzato in pari misura, lo smartphone mentre il tablet è ancora appannaggio di meno della metà del campione.

Per quanto riguarda le figure professionali impiegate le aziende si affidano a un massimo di due persone nel 56% dei casi, il 36% delle aziende invece sta ancora cercando di comprendere come gestirli. Al primo posto tra gli obiettivi di chi utilizza i social media in azienda, troviamo la valorizzazione del brand, seguito dal potenziamento della propria comunicazione e dalla creazione della community.

Tra gli altri obiettivi indicati si collocano: “ottenere leads”, “disporre di dati per analisi statistiche”, “migliorare la conversion” e “realizzare una transazione online”.

Capitolo formazione. Quasi il 40% di chi si occupa di social media in azienda sarebbe disposto a pagare fino a 200 euro per un corso formativo di 2 giorni, un 34% sborserebbe fino a 1000 euro per una full immersion di 15 giorni e quasi un 37% frequenterebbe personalmente un master full-time di 6-12 mesi sui temi Social Network&Influence. Anche se c’è un 58% di intervistati non seguirebbe mai un training di 15 giorni su questi temi e un 35% che non seguirebbe mai un Master full time. Insomma, la formazione piace ma e’ forse la crisi che non consente di aprire il portafoglio?

 

di Mario Grasso