Sicilia, l’ICT nella PA tra luci e ombre

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L’ufficio statistica della Regione Siciliana ha collaborato con l’ISTAT per raccogliere i dati sullo sviluppo ICT nelle Pubbliche amministrazioni dell’isola.

L’indagine dal titolo “Rilevazione sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle Pubbliche Amministrazioni” è stata fatta nel corso dell’anno 2012 ed è stata inserita nel Programma statistico nazionale 2011-2013.

ll lavoro ha coinvolto 390 comuni, 9 province e l’amministrazione regionale. Ecco i numeri.

In Sicilia la percentuale dei Comuni dotati di servizi o uffici di informatica autonomi è pari al 32,1%, a fronte di un 16,3% dei comuni italiani.

Mentre la percentuale dei Comuni con uffici di informatica in gestione associata, pari al 6,2% è la metà del valore registrato per l’Italia (12%).

Inoltre si registra una percentuale pari ad 1,1% di dipendenti dedicati all’ICT a fronte dell’1,3% in Italia.

La quasi totalità dei Comuni siciliani utilizza, nel 2012, tecnologie in banda larga (xDSL, via radio e fibra ottica) per la connessione a Internet (99%).

La tipologia di connessione in banda larga più diffusa risulta quella xDSL con il 92,8% delle amministrazioni locali, seguita dalla connessione via radio (18,5%). La fibra ottica, invece, non è ancora diffusa nei Comuni siciliani, infatti, presenta una percentuale del 4,4%, inferiore anche rispetto alla percentuale registrata in Italia (10,2%).

Nonostante l’utilizzo capillare di tecnologie in banda larga, non tutte le amministrazioni usufruiscono di una velocità di connessione adeguata (ovvero almeno uguale a 2 Mbps). Infatti, mentre le Regioni e le Province d’Italia si collegano a una velocità contrattualmente in banda larga, tra i Comuni ciò avviene nel 77,2% dei casi.

Il 63,1% dei Comuni siciliani utilizza soluzioni open source, registrando una percentuale più elevata rispetto all’Italia che presenta un valore pari al 54,4%.

In Sicilia il 5,6% di amministrazioni locali con sito web permette a cittadini e imprese di effettuare pagamenti on-line, il 30,3% fa ricorso al monitoraggio dell’utilizzo dei servizi offerti sul sito, mentre il monitoraggio del livello di soddisfazione dell’utente viene effettuato, nel 2012, solo dal 19% degli stessi enti. Infine, l’area dedicata a risolvere problematiche o reclami è presente nel 34,6% dei siti web delle amministrazioni.

Note dolenti per la formazione. Nel corso dell’anno 2011 il 16,1% dei Comuni siciliani ha organizzato corsi di formazione in “communication and information technology–ICT”, registrando una partecipazione piuttosto bassa di dipendenti (1,6%). In Italia, invece, il 19,3% delle amministrazioni comunali hanno organizzato corsi sull’ICT, con una partecipazione del 6,3% dei dipendenti.

Rispetto all’anno 2008 si è registrata una diminuzione di corsi di formazione ICT.

La Sicilia occupa il settimo posto a livello nazionale per la spesa in Ict, con 97,66 milioni di euro, pari allo 0,5% del totale della spesa, quasi in linea con la media nazionale (0,7%). Risulta comunque prima tra le regioni del Mezzogiorno. Se da un lato la spesa corrente viene trattata per il 76,5% (contro 68,4), dall’altro gli investimenti sono sette punti inferiori (24,5%) alla media nazionale (31,6%).

Per chi volesse consultare le pubblicazioni complete può scaricarle cliccando qui.

Foto: wikimedia.org