Come scrivere un CV ICT con l’e-CF

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Come scrivere un CV ICT con l'e-CF

Il recente rinnovo del Contratto Nazionale del Terziario da parte delle organizzazioni sindacali e datoriali ha dato un impulso importante al percorso di valorizzazione delle competenze digitali nel nostro Paese.

Si è realizzata per la prima volta una classificazione specifica per il comparto delle aziende ICT, profondamente innovativa poiché non si limita soltanto a inserire meccanicamente e casualmente figure professionali nuovi nel vecchio impianto classificatorio, bensì percorre la strada di una classificazione specifica che prende a base le tipologie professionali previste a livello europeo.

Per di più va detto che si tratta del primo consistente intervento sulla classificazione del personale ICT dopo oltre 25 anni.

Risolto il nodo contrattualistico, adesso bisogna sostenere la parte normativa con tutti gli strumenti utili affinché l’e-CF possa diventare uno strumento comune per l’auto valutazione e pienamente integrato nel curriculum vitae dei lavoratori e dei professionisti del settore.

Per saperne di più, abbiamo intervistato Roberto Bellini, Vice presidente di AICA (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) per le competenze e le professionalità ICT.

Secondo la sua esperienza e le attività svolte da AICA, può dirci quanto l’e-CF sia conosciuto nel panorama ICT italiano?

Purtroppo ancora molto poco, soprattutto nel mondo delle aziende della domanda: per le aziende dell’offerta le associazioni datoriali hanno attivato una Rete delle Competenze Digitali che ha iniziato a fare diffusione.

Se ne parla inoltre nell’ambito degli addetti ai lavori legati all’ambiente dell’Istruzione e della formazione (MIUR, Regioni e Provincie) ma per nulla per tutto quanto attiene all’aggiornamento e all’apprendimento permanente dove sono coinvolti organismi bilaterali come i Fondi Interprofessionali.

Quello che comunque andrebbe rinforzato è l’approccio alla didattica per competenze e all’aggiornamento per competenze invece che per profili professionali; si potrebbe sfruttare assai meglio il linguaggio europeo e-CF sulle competenze , con cui potersi capire fra diversi mondi di addetti ai lavori che comprendono i responsabili delle Risorse Umane, della gestione dei Sistemi Informativi nelle aziende della domanda e della offerta, i professionisti autonomi, le società di ricerca del personale, ecc.

Citiamo alcuni programmi di sensibilizzazione oggi attivi: quello della Rete delle Competenze Digitali che sta realizzando l’Osservatorio delle Competenze 2015, il sistema del Cepis e-Competence Benchmark che permette e chiunque di profilarsi secondo le competenze e-CF, il progetto AICA Ri-progetta il tuo futuro, il ciclo delle Conversazioni su Competenze e Lavoro Digitale, ecc.

Quali sono, secondo lei, limiti e opportunità nell’utilizzo dell’e-CF come standard europeo di competenze digitali nel settore ICT?

  • Le principali caratteristiche del framework e-CF, nato con l’obiettivo di rispondere alle esigenze del mercato, sono riassunte di seguito
    • è un traduttore dei vari frameworks già presenti in precedenza in alcuni paesi europei,
    • descrive le competenze ICT basandosi su definizioni condivise per cui si qualifica anche come strumento di comunicazione fra i diversi interlocutori,
    • è neutrale e di libero utilizzo,
    • assume la competenza come componente centrale della gestione delle risorse umane, partendo dal presupposto che la competenza sia più duratura rispetto alla evoluzione tecnologica; la competenza identifica il “saper fare in un contesto dato” che può essere condiviso da più profili professionali,
    • è stato sviluppato infine per aumenterà la trasparenza, la mobilità e l’efficienza nella gestione risorse umane del settore ICT.
  • Lo European e-Competence Framework (e-CF) fornisce quindi un chiaro e solido orientamento di base alle aziende per migliorare la gestione delle risorse umane costituite dagli specialisti del settore ICT rispetto ai vari bisogni:
    • reclutamento e inserimento,
    • percorsi di carriera,
    • formazione e apprendimento permanente,
    • valutazione delle performance,
    • ottimizzazione dei processi di gestione dei sistemi informativi,
    • certificazione,
    • qualificazione del personale dei fornitori
  • Lo European e-Competence Framework (e-CF) costituisce un quadro di riferimento delle competenze ICT che può essere compreso ed utilizzato da:
    • aziende ICT della domanda e dell’offerta, professionisti ICT, organizzazioni sindacali e datoriali, enti di formazione, scuole e università, istituzioni, ecc.; a questo proposito un ottimo esempio di utilizzo è costituito dalla recente approvazione del primo Contratto di Lavoro Nazionale nel settore ICT definito a livello Assintel/Confcommercio,
    • manager, professional e operatori del settore,
    • le funzioni delle Risorse Umane e dei Sistemi Informativi, insieme alle altre funzioni aziendali,
    • Pubblica Amministrazione e tutti i settori dell’industria, del commercio e dei servizi.
  • In Italia e-CF è stato recepito da UNI (Ente Italiano di Normazione) dal settembre 2013:
    • La norma in vigore è la UNI 11506:2013 ‘Attività professionali non regolamentate – Figure professionali operanti nel settore ICT – Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenze’,
    • La norma – che adotta l’e-CF – si applica alle figure professionali ICT, indipendentemente dalla tipologia del rapporto di lavoro.

Alcuni limiti possono essere:

  • La difficoltà a muoversi in un quadro di riferimento molto ampio, che comprendere l’intero scibile informatico in una lista sintetica di competenze; da cui l’esigenza di pensare a degli strumenti di gestione delle competenze e dei loro componenti come skills e capacità, come ad esempio il sistema e-CFplus sviluppato da AICA.
  • La principale caratteristica del settore informatico costituita dalla continua evoluzione e di conseguenza la necessità che le competenze vengano costantemente aggiornate e ridefinite; questa azione di aggiornamento è comunque assicurata dal CEN, come organo di standardizzazione europea

Può darci dei consigli su come fare l’auto valutazione delle proprie competenze secondo l’e-CF?

  • prima di iniziare rileggete il vostro curriculum e fate mente locale su attivita’ e progetti che avete seguito durante tutta la vostra vita professionale,
  • partite dalle competenze relative all’area (PLAN, BUILD, RUN, ENABLE, MANAGE) che vi è più consona per il ruolo che rivestite e le attività che svolgete e avete svolto,
  • prendete confidenza con le competenze leggendo le schede presenti nella documentazione (da pagina 11 del file European e-Competence-Framework 3.0),
  • leggete con attenzione la descrizione della competenza e il dettaglio di knowledge e skills che descrivono la competenza,
  • prendetevi il tempo necessario per compilare con calma, serenità e tranquillità il self assessment, lo potete completare anche in tempi diversi salvando di volta in volta quello che avete fatto,
  • cercate di essere il più oggettivi possibile nel valutare il vostro livello di competenza utilizzando i seguenti criteri:
    • NONE (nessuno): non so cosa sia oppure ne ho solo sentito parlare ma non lo conosco ne’ teoricamente ne’ per esperienza vissuta,
    • KNOWLEDGE (conoscenza): conoscenza teorica ma senza una significativa esperienza pratica,
    • EXPERIENCE (esperienza): applicazione pratica sufficientemente significativa,
    • KNOWLEDGE&EXPERIENCE (Conoscenza&Esperienza): conoscenza approfondita e applicazione della competenza in modo continuativo.
  • una volta completato prendetevi il tempo per riguardarlo a distanza di qualche giorno per assicurarvi che le valutazioni date vi soddisfino e ricalchino effettivamente le vostre competenze ed esperienze

Come va integrato l’e-CF all’interno di un Curriculum Vitae formato europeo?

Ecco una scheda pratica da cui partire per integrare l’e-CF all’interno del proprio cv formato europeo.

Quali iniziative si possono mettere in atto affinché l’e-CF diventi uno strumento sempre più popolare in ambito ICT?

Quattro programmi di sensibilizzazione e diffusione su e-CF li propone AICA:

  • Il Ciclo delle Conversazioni su Competenze e Lavoro Digitale
  • La disponibilità del Cepis e-Competence Benchmark per impostare il proprio profilo, poi integrato nel Ri-progetta e nel Costruisci
  • I risultati della ricerca Cepis benchmark results
  • Lo sviluppo dei servizi Ri-progetta e Costruisci

Attività coordinate con le Associazioni, centrate sulla chiarezza e comprensibilità delle competenze e dei profili professionali ricercati e sui bisogni dei loro clienti:

  • Associazioni professionali HR
  • Associazioni datoriali della domanda e della offerta ICT (Confindustria, Confcommercio, CNA, ecc.
  • Associazioni professionali del settore ICT (Club Ti Mi, Roma, Genova, ecc., AUSED, ecc.)
  • Società di ricerca del personale
  • Società di formazione

Articoli su esperienze e casi di successo.

Foto: kommunikationsforum.dk