”Forte incertezza” – Sulle prospettive dell’attività produttiva, dei piani di investimento e dei livelli occupazionali. E le previsioni per il prossimo anno sono improntate ad un maggior pessimismo’’. É la sintesi desolante che emerge dall’indagine diffusa da Bankitalia. In particolare – avverte l’Istituto guidato da Mario Draghi – aumenteranno i problemi per le persone “senza esperienza di lavoro” che passano dal 25,1 al 28,5% del totale e per i disoccupati di lunga durata che passano dal 48,1 al 52,9%”.
L’Analisi di BankItalia – É severa: la fonte è il sondaggio condotto dai ricercatori dell’istituto tra un campione di imprese italiane che sono risultate poi accomunate dall’idea di un futuro “di forte incertezza”. Le imprese assumono sempre meno e quando, raramente, lo fanno, aumentano il ricorso al lavoro interinale e a forme di lavoro “flessibili” senza peraltro che ci sia accordo sul dosaggio di questa “flessibilità”.
Il rapporto Bankitalia sottolinea un “calo del tasso di disoccupazione dei giovani fino a 24 anni” ma precisa che “deriva esclusivamente da una contrazione dell’offerta di lavoro”. Per questi giovani il tasso di disoccupazione è calato dal 27,9% al 27,4%, ma contestualmente l’occupazione è diminuita dal 20,5% al 19%. E il tasso di attività è sceso dal 28,4% al 26,2%.
Una situazione che preoccupa – Tanto che oggi Mario Draghi, commentando le manifestazioni di protesta degli ‘indignati’ a Roma dice, un po’ a sorpresa: “i giovani hanno ragione ad essere indignati, a patto che le manifestazioni restino pacifiche’’. Dichiarazioni alle quali ha aggiunto il suo disappunto dopo la notizia di scontri e violenze durante il corteo.Però la preoccupazione per il possibile disconoscimento del potenziale economico e creativo dei giovani rimane.
Gdp