Videogames: a Bologna scuola di sceneggiatura

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MILANO – Il salone games week passa il ‘timone’ a Bologna dove, da gennaio, prende il via la prima scuola di sceneggiatura dei videogiochi italiana, diretta da Carlo Lucarelli.

Nella scuola sara’ possibile specializzarsi nella scrittura e nella sceneggiatura di videogiochi commissionati da imprese di settore e destinati poi alla produzioni. Una ulteriore conferma del buon momento del mercato dei videogiochi in Italia: un settore che fatturerà 1,7 miliardi nel 2011 coinvolgendo 14 mln di persone, 8,2 dei quali tramite Smartphon o tablet. Un settore che va forte, in controtendenza con la crisi.

Per games week prima edizione sono arrivati migliaia di visitatori: il percorso d’aggregazione ha offerto incontri, convegni, anteprime, spettacoli e soprattutto tanti tanti giochi.

GLI  ITALIANI POPOLO DI GIOCATORI? – I numeri parlano chiaro: sono 24 milioni le ore spese ogni giorno dagli italiani sui giochi elettronici , una media di 1.7 a testa per un italiano su quattro. Se consideriamo la popolazione ‘attiva’ stabilmente su Internet la percentuale sale. E stando ai dati forniti da Aesvi, associazione di categoria che rappresenta gli editori e gli sviluppatori del settore, sono 4 su dieci gli italiani che videogiocano abitualmente.

LA CLASSIFICA UE – In realta’ il nostro Paese è ‘solo’ al 5’ posto in Europa, dopo Gran Bretagna, Francia Germania, Spagna. Quello dei videogiochi da noi è un mercato relativamente nuovo e qui sta la sua forza. ‘’La prima edizione del salone era necessaria a coronamento del nostro lavoro -spiega a Networkersnews  Thalita Malagò , segretario generale dell’Aesvi – Noi abbiamo cercato di muoverci in due direzioni: da un lato aumentando l’offerta per i giocatori evoluti, lo ‘zoccolo duro’ dell’ intrattenimento, per i quali saremo aiutati dallo sviluppo dei dispositivi mobile’.

D’altro canto ci siamo mossi allargando la stessa offerta ad un pubblico generico, coinvolgendo anche i padri, oltre che i figli. Abbiamo davanti molte possibilità d’espansione rispetto ad altri paesi che hanno un mercato più maturo, ma anche più saturo’’ .

LA GERMANIA PIU’ VICINA – L’obiettivo potrebbe essere quello di avvicinarsi alla Germania che nella spesa per i videogiochi  supera abbondantemente i 3 mld di euro annui.

 

Giuseppe de Paoli