e-Commerce: nel 2011 è cresciuto quello italiano

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MILANO – L’e-Commerce Italiano nel 2011 ha superato quota 8 miliardi di euro con una crescita del 20%, rispetto all’anno precedente. Sono stati buoni anche i risultati dei settori Informatica ed Elettronica di consumo: entrambi hanno realizzato un incremento del 22% e persino migliori i dati relativi all’e-Commerce del settore mobile che è, praticamente triplicato e ha superato quota 80 milioni di euro, rispetto ai 26 mln dello scorso anno.

É quanto emerge dai dati dell’Osservatorio eCommerce del Politecnico di Milano, giunto alla sua decima edizione.
L’e-Commerce nostrano ha rivelato, nel 2011, un buon stato di salute: è cresciuto, del 20%, a ritmi quasi doppi rispetto a UK (+10%), Francia (+12%), Germania (+10%) e USA (+11%).

Resta però molto da fare in valore assoluto: il mercato italiano vale oggi un sesto di quello inglese (che supera i 51 miliardi di euro), un quarto di quello tedesco ( che vale 34 miliardi) e meno della metà di quello francese (20 miliardi).

Il lavoro per gli operatori e-commerce non manca: soprattutto in vista degli obiettivi annunciati dalla Commissione europea che punta a raddoppiare, entro il 2015, il volume del commercio elettronico nei paesi Ue.

Questo almeno l’obiettivo indicato dalla commissaria alla strategia digitale, Neelie Kroes e dal suo collega John Dalli, responsabile per la Politica dei consumatori.

La Commissione Europea vuole anche aumentare l’incidenza dell’economia online sul Pil europeo complessivo (oggi inferiore al 3%).

Il commercio ed i servizi online –sostiene la Commissione Ue – potrebbero rappresentare, entro il 2015, almeno il del 20% della crescita e della creazione di occupazione in alcuni Stati membri, come la Francia, la Germania, il Regno Unito o la Svezia.

Per questo la Commissione ha ideato un “piano d’azione” che ”punta a rimuovere – come ha sottolineato Neelie Kroes – gli ostacoli che fino a oggi hanno soffocato lo sviluppo dell’economia Internet europea”.

In particolare, la Commissione Ue vuole ‘’facilitare l’accesso transnazionale ai prodotti e ai contenuti online, risolvere i problemi dei pagamenti e delle consegne e tutelare la protezione dei consumatori’’.

di Giuseppe de Paoli