Forum digitale chiude i cancelletti

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MILANO – Si è conclusa ieri la terza edizione 2012 del Forum della comunicazione Digitale nell’esclusiva location di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa italiana a Milano. Anzi, potremmo dire che si sono chiusi i cancelletti di questa edizione. Sì, perché lo slogan di quest’anno era proprio “Apriamo i cancelletti”, con chiaro riferimento all’hastag # di Twitter e Instagram.

Sono stati ben oltre 2.500 i partecipanti (soglia raggiunta dall’edizione precedente) per 53 partner ufficiali e oltre 100 relatori in altrettante sessioni di lavoro tra keynote, workshop, dibattiti, interviste e conferenze.

Un evento segnato da diversi temi: mobile economy, social networks, proximity marketing, cloud, social shopping e smart cities. Tutti temi legati da un fil rouge: l’Italia che vuole innovare.

NEL SEGNO DELLA MOBILE ECONOMY – L’iniziativa, organizzata da Comunicazione Italiana (network di top manager nel campo della comunicazione, del digitale e delle risorse umane), ha conseguito un notevole successo visti i numerosi partecipanti della sessione plenaria di apertura dedicata alla mobile economy.

IL FUTURO É SOCIAL – Il primo incontro pomeridiano nella sala parterre ha fornito diversi spunti di discussione (dal caso Costa crociere alle vicende Alitalia, passando tra i vari fatti accaduti nel 2011) tutti convergenti su un unico punto d’incontro tra i relatori presenti: la necessità di instaurare un dialogo con gli utenti.

I NUOVI SCENARI – Ma il Forum ha dato spazio all’approfondimento di temi come le Digital PR e il crescente valore che rivestono nel mondo delle relazioni pubbliche. Argomento strettamente legato anche ai siti di social shopping che offrono viaggi, cure, cene e gadget tecnologici a basso costo rispetto ai retailer tradizionali. Un’occasione per discutere dei cambiamenti dell’industria dell’intrattenimento e dei cambiamenti registrati negli stili di vita degli italiani soprattutto in questo periodo di crisi economica che sta attraversando il nostro Paese.

RISORSE UMANE IN CALO – Tuttavia, non è tutto oro quello che luccica. Se il mercato digitale sembra puntare sugli investimenti pubblicitari, il settore delle risorse umane sembra avere qualche incertezza. Secondo le dichiarazioni rilasciate da Fabrizio Cataldi per 360COM, “il settore più “difficile” è sicuramente quello sulle risorse umane, dove abbiamo riscontrato un calo sensibile degli investimenti”.

I NUMERI E LE NOVITÀ DEL FORUM – Dopo l’adesione di oltre 2.500 persone, quest’anno gli organizzatori del Forum hanno puntato sull’organizzazione di più sessioni specialistiche e verticali con accesso tramite invito e registrazione per cercare di profilare il più possibile il pubblico dell’evento. Il piano di comunicazione 2012 è stata un’altra grande novità per Cataldi. La pianificazione di una campagna effettuata in oltre cento stazioni ferroviarie e sui treni Frecciarossa ha offerto un’ampia visibilità anche agli sponsor e ai partner dell’iniziativa.

IL FUTURO DEL FORUM – Insomma, dopo il successo crescente delle ultime due edizioni non si esclude che l’evento si possa svolgere in una location più grande o che si svolgerà su due giornate. Intanto come afferma Fabrizio Cataldi bisogna “capire quanto il sistema paese sia pronto a recepire le nuove forme di comunicazione in vista di nuove strategie di business”.

Che aggiunge: “Sono pienamente soddisfatto dei risultati ottenuti dall’ultima edizione del Forum Digitale. Seppur in un periodo caratterizzato da una congiuntura economica negativa, le tematiche inerenti la comunicazione digitale risultano di grande interesse per tutti, dagli addetti ai lavori agli uomini di business fino ai giovani, che hanno partecipato numerosi e con interesse alle sessioni proposte dalla giornata. Nonostante la crisi, il settore della comunicazione si dimostra sempre carico di una spinta innovatrice, della volontà di confrontarsi con gli scenari proposti dalla società e dall’economia e, in questo contesto, possiamo affermare serenamente che ancora una volta Comunicazione Italiana ha saputo cogliere lo spirito dei tempi”.

 

di Mario Grasso