Atik

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MONZA – Classe ’72, Roberto Esposito della Atik consulting è iniziato all’informatica nel lontano 1981 con il VIC-20 della Commodore. Si occupa di sicurezza informatica da parecchio, con particolare interesse verso l’analisi sui sistemi esposti e di protezione di tecnologie nel mondo satellitare.

 

PROFILO AZIENDALE: quando nasce l’azienda, quanti dipendenti ha, di cosa si occupa, con quali obiettivi?
La conformazione societaria attuale nasce a luglio del 2009, al momento abbiamo 6 dipendenti più me, ci occupiamo in larga misura di attività informatica ma ormai da oltre un anno le attività sono cambiate, oltre alla pura informatica diamo larga importanza all’ambito Sicurezza a 360 gradi (Informatica, sicurezza fisica con gli allarmi, monitoraggio con la Videosorveglianza, accessi con il controllo accessi). Nel breve periodo data la crescita avuta l’anno scorso, puntiamo a consolidare “situazioni” che sono nate, ottimizzare l’organizzazione interna e lo spirito di gruppo, fattori fondamentali per la crescita di un’azienda. Contiamo svariati progetti all’attivo in più ambiti; in termini di personale a breve verrà integrata un’ulteriore figura il cui compito sarà seguire un nuovo progetto, oltre a questo non prevediamo ulteriori assunzioni da qui a fine anno, ci sarà quasi certamente una trasformazione societaria e presumibilmente entro 2 anni lo spostamento in una sede più ampia, in quanto probabilmente necessiteremo di un magazzino.

CONTRATTO: che tipo di contratto di lavoro viene usato prevalentemente?
Ritengo la forza lavoro interna aspetto fondamentale di un’azienda, sembra ovvio ma spesso a questa viene data un’importanza marginale. Da noi sono tutti regolarmente assunti con contratti a tempo indeterminato, la correttezza ed un giusto ed adeguato inquadramento ti consentono di poter pretendere risultati e devo dire che fino ad ora è un principio che ha sempre funzionato, data la difficoltà oggi nel mondo del lavoro sono tutti consapevoli di essere fortunati, ed io lo sono ad avere loro. Normalmente assumiamo da subito e ci riserviamo il diritto di valutare attentamente il candidato nel periodo di prova previsto dai contratti. Contratti a progetto o similari vengono fatti raramente e solo in condizioni di picco lavoro o “new Business” che spesso sviluppiamo e quindi sulla base del buon esito decidiamo se poi procedere con l’assunzione.

PROFESSIONALITÀ: quali sono le figure professionali ICT all’interno del processo produttivo? Quali sono considerate figure ‘chiave’?
Un principio fondamentale è che chiunque entri in azienda mai debba diventare indispensabile, quindi di ogni persona deve esistere un equivalente “backup”. Ovviamente in ogni ambito ci sono figure particolarmente specializzate, per l’ambito ICT tecnico ci sono due figure fisse, di cui una sono io, esistono poi due tecnici che si occupano prevalentemente della sicurezza, di cui parlavo prima, che comunque hanno una giusta “infarinatura” anche per la parte informatica. Ovviamente ci sono persone di cui mi fido particolarmente, ma ogni loro conoscenza o competenza deve essere condivisa.

Atik consultingRISORSE UMANE: quali sono, se previste, le politiche di valorizzazione delle risorse umane? Avete politiche retributive che prevedono quote di retribuzione variabile legate ai risultati? Prevedete dei benefit aziendali (per esempio, pc portatile, cellulare, ticket restaurant o altro)?
La tipologia di benefit cambia secondo le figure: i tecnici sono tutti muniti di telefono e portatile aziendale con tutte le funzioni necessarie a svolgere il loro lavoro (hanno tutti le email in tempo reale e connettività gratuita) ci sono mezzi aziendali ma non a benefit. L’azienda è giovane, al suo interno l’intenzione quest’anno è di “premiare su obiettivi”. Ad esempio per noi è fondamentale il “blogging”. Ogni tecnico ha il compito di aggiornare regolarmente il suo blog personale e saranno premiati i blog più visitati. L’aspetto di condivisione è un fattore primario per Atik, che intende con blog e forum far crescere le proprie figure interne e condividere le conoscenze. Oltre ad essere un ottimo modo per farci conoscere su vasta scala. A oggi abbiamo 200 visite al giorno e oltre 20.000 utenti che ricevono il nostro Magazine Mensile. Ulteriori premi sono legati alla formazione e al superamento di esami, ma ritengo che in quest’ambito c’è sicuramente ancora molto da fare. Incentivare le figure tecniche alla formazione è assolutamente fondamentale, anzi questa domanda mi ci ha fatto riflettere particolarmente.

RECRUITING: come viene effettuato? Quali sono i mezzi usati prevalentemente? (Agenzie per il lavoro, social network e recruiting online, contatti diretti).
Abbiamo provato un po’ di tutto, in ambito tecnico è assolutamente difficile trovare personale valido, o spesso semplicemente trovarlo. Tendenzialmente utilizziamo piattaforme on-line o passaparola, abbiamo provato con agenzie di lavoro e ci siamo trovati male, sui social mai nessun riscontro, almeno nel nostro ambito. Credo ci voglia una fortissima dose di fortuna, intuito e dimensioni. Purtroppo spesso i migliori vogliono andare dai migliori, e quindi puntano su multinazionali senza rendersi conto che in quelle realtà rischiano di non essere valorizzati a dovere, essendo concentrate più al profitto che alla qualità del lavoro. Le piccole realtà come la nostra danno invece larga importanza al proprio personale poiché ritenuto “la spina dorsale” dell’azienda.

FORMAZIONE: fate o avete in programma corsi di formazione professionale continua?
Facciamo per quanto ci permette il tempo a nostra disposizione continui corsi formativi sia interni condividendo le competenze, sia esterni. Riteniamo fondamentale una continua formazione soprattutto in questo settore. Spesso i fornitori offrono corsi di certifica nei nostri ambiti e oltre a questi tendiamo a farne frequentare altri. Hanno poi tutti carta bianca per richiedere libri, manuali o quant’altro è di loro necessità, abbiamo una libreria interna piuttosto completa ma che certamente sarà ulteriormente ampliata.

Atik consultingWELFARE AZIENDALE: avete iniziative interne per conciliare tempi di vita e tempi di lavoro?
Credo moltissimo allo “spirito di squadra”. In realtà come la nostra è tutto piuttosto semplice, l’ambiente è giovane ed informale. Una volta l’anno creiamo un evento sportivo, ma oltre questo iniziative in tal senso sono sempre promosse.

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO: avete forme di gestione ‘flessibile’ dell’orario di lavoro?
No ma non per motivi di “regole”, l’unica figura che potrebbe permettersi questo tipo di gestione è il programmatore in quanto non vincolato ad orari lavorativi dei clienti. Lavorando prettamente su progetti, per il resto gli orari sono standard. Esistono alcune figure che hanno la reperibilità in quanto siamo vincolati con alcuni contratti ad avere l’H24.

LUOGO DI LAVORO: è prevalentemente in azienda o in ‘remoto’?
Entrambi per la pura parte ICT, sicuramente il remoto negli ultimi anni sta crescendo molto.

PRODUZIONE: quanta di questa è effettuata internamente e quanta invece in outsourcing?
Non amiamo delegare in Outsourcing attività tecniche, qualcosa nel mondo web e basta, per il resto “tutto in casa”. Vogliamo avere il controllo completo di ciò che facciamo nel tempo e l’unico modo è questo. Se abbiamo progetti dove è richiesto un picco di lavoro, integriamo personale ma sempre sotto il nostro controllo.

CONSIGLI: cosa direste alle persone che vorrebbero lavorare da voi?
È fondamentale vivere l’atmosfera aziendale, essere positivi e credere nell’azienda. Realtà come la nostra crescono solo se c’è spirito costruttivo e di squadra. Vogliamo solo elementi positivi e con una visione moderna e propositiva, da noi ci sono pochi principi che spesso dico quasi alla nausea:

  • Tutto si può fare è solo una questione di tempo e soldi
  • Se non sai una risposta informati ma non dire mai cose di cui non sei sicuro altrimenti perdi di credibilità
  • Positività prima di tutto: non portate i problemi personali sul lavoro.

 

di Mario Grasso