Rudy Bandiera – SEM&SEO Specialist

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Giornalista, professionista dell’IT, consulente in ambito Web, docente di “online marketing e comunicazione Web” presso i master universitari Stogea con sede a Bologna.
Fondatore ed amministratore delegato di NetPropaganda, una “social media agency” che si occupa di Web e di comunicazione non convenzionale.
Socio fondatore e amministratore delegato di NetPropaganda. Mi piace un sacco leggere e sono un amante del Kindle 😉

 

L’ultimo social post?
Faccio fatica a definire “ultimo” visto che posto in loop.

L’ultimo video che hai visto su Youtube?
Un video sul futuro del CryEngine 3, il motore grafico dei videogame di domani.

Mac, Windows o Linux?
Windows. Senza paturnie e senza religion war di mezzo. Mi trovo bene: tanto basta.

L’ultimo acquisto online?
Un alimentatore universale per notebook.

Un libro che ha segnato la tua vita?
Sono almeno un paio: “La fattoria degli animali” di Orwell e “Il signore delle mosche” di Golding.

Qual è stato il progetto lavorativo che più ti ha segnato?
Sicuramente Blogolandia. Mi ha lanciato in un mondo immenso, quasi un metaverso.

Quando hai deciso di diventare SEM&SEO Specialist?
Quando il mondo è cambiato 😉 A volte non siamo noi a scegliere i lavori ma sono i lavori a scegliere noi. Io mi sono spesso trovato nella seconda situazione.

Nella tua carriera, ha contato più lo studio (da autodidatta o scolastico-professionale) o l’esperienza pratica?
Una cosa non serve a nulla senza l’altra. Se non sai le cose non le puoi mettere in pratica, se non praticizzi nulla, non sai come funzionano le cose.

Il primo colloquio non si scorda mai: hai qualche curiosità da raccontare?
Il primo primo? Beh a dire il vero si scorda eccome! Ho quasi 40anni, e i neuroni sono bruciati come Sparta dopo il passaggio dei Romani 😉

Rudy BandieraHai avuto durante la tua carriera professionale un incontro particolare?
Ma certo, moltissimi! Sia piacevoli che no. Ho incontrato, grazie al Web, persone come Davide Licordari e Claudio Gagliardini che non avrei mai conosciuto senza la presenza del Web nella mia vita.

E un’intuizione vincente?
Ehm… ho creduto nei social e nel Web sociale prima di molti altri, quando in tantissimi parlavano solo di “rumore” o di perdita di tempo.

Cosa consigli ai giovani che vogliono diventare SEM&SEO Specialist come te?
Consiglio, lo so che è banale, di leggere un sacco. Non esistono corsi di laurea per fare SEO, anche perchè è qualcosa di molto intuitivo anche, ed è qualcosa in piena evoluzione. Diciamo che si deve stare al passo, leggendo molto e stando in contatto con persone che ne sanno più di noi, persone come Riccardo “Merlinox” Mares, ad esempio.

Internet ha cambiato il mondo del lavoro in Italia. Come?
Se si diceva “social media marketing” 10 anni fa si passava per scemi. E giustamente, la parola manco esisteva. Così come SEO. Quindi direi che il mercato è cambiato semplicemente perchè ci sono cose oggi, che anni fa non si potevano nemmeno immaginare.

Serve un sindacato dei Networkers? Se sì, come te lo immagini?
Temo sia difficile. Oppure mettiamola in questo modo: un sindacato potrebbe servire sempre e ovunque, ma l’organizzazione dello stesso non è sempre semplice. Si ha a che fare con un mondo troppo spezzettato ed indipendente per poter mettere a tutti un cappello sindacale. Temo, che nei termini classici, non sia possibile.

Descrivi la tua professione in modo chiaro e diretto in modo che anche mia nonna possa capirla.
Se hai un’azienda con un sito Internet vuoi essere trovato da quelli che cercano quello che produci, sui motori di ricerca, non da quelli che cercano il tuo nome, perchè evidentemente, se sanno il tuo nome, ti conoscono già.
Diciamo che se hai un sito ma nessuno ti trova cercando quello che vendi, di fatto, non hai un sito.

Rudy BandieraL’organizzazione ‘classica’ del lavoro (orari rigidi e cartellino da timbrare) ha senso per un networker?
Assolutamente no. Ci si devono dare dei limiti, quello si, altrimenti si sta sempre davanti ad un monitor.

Quanti sono i tuoi amici sui socialnetwork, quanti di questi conosci davvero e quanti frequenti anche “off-line”?
Uh dio, chiedermi un numero è difficile: se si considera Facebook, Twitter e Google Plus arrivo circa a 25mila persone, ma non posso di certo definire tutti amici.
Quelli che frequento off line in maniera abbastanza concreta e stabile si contano sulla punta di una mano. Riccardo “Skande” Scandellari primo tra tutti: mio grande amico nella vita, mio socio in NetPropaganda e mio partner ideale in tutto quello che faccio in Rete.

Prima di incontrare qualcuno che non conosci fai una ricerca su Google?
Si, quasi sempre. Se si parla di lavoro sempre.

 

di Mario Grasso