Agenda Digitale: Nuovi interventi del governo

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ROMA– Non è certo la prima volta che parliamo delle potenzialità del digitale per la competitività del Paese: si tratta di una tecnologia in grado di migliorare nettamente l’efficienza della sanità, della scuola, della Pubblica Amministrazione nonché, potenzialmente, molto utile nella lotta all’evasione fiscale.

Sono potenzialità che vanno ‘liberate’, abbiamo detto più volte e l’affermazione è condivisa, pare, anche dall’esecutivo Monti che sulla questione ha annunciato nuovi interventi (rientranti nel pacchetto per la crescita) e ha varato un organismo ad hoc l’Agenzia Digitale (appunto) che lavorerà alle sue dirette dipendenze.

Non è la prima volta che obiettivi del genere sono annunciati – anche dai precedenti governi – senza poi essere realizzati, ma ora non rimane che prender atto della rinnovata volontà d’intervento, per vedere come questi interventi saranno in grado di sbloccare la crescita.

L’OBIETTIVO PRINCIPALE – è allinearsi all’Agenda digitale Europea, e quindi garantire la connessione a banda ultra larga entro il 2020.

Per arrivarci l’Italia deve prima azzerare il digital divide (che coinvolge ancora milioni di cittadini, soprattutto al Sud e nelle zone montane) e garantire un accesso a buona qualità in tutto il territorio

Costo base dell’operazione, prevista entro il 2013: 450 milioni di euro, una cifra non iperbolica tanto più se riferita alle potenzialità che dispiega.Basti pensare che il ritardo nello sviluppo della banda larga costa all’Italia tra l’1 e l’1,5% del Pil, secondo quanto affermato dal Presidente della AgCom Corrado Calabrò nella sua relazione al Parlamento.

PUNTI CHIAVE – dell’ intervento previsto tramite l’ Agenda sono la “piena digitalizzazione dei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione, nuovi investimenti pubblici per agevolare il cloud computing, lo sviluppo del commercio elettronico, la promozione del telelavoro”.

L’Agenzia Digitale accorperà le funzioni dell’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione, voluta dalla Presidenza del Consiglio, e di DigitPa, l’ente nazionale per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Il direttore della nuova Agenzia Digitale rimarrà in carica tre anni e sarà nominato dal Governo, formalmente tramite un bando: secondo alcuni osservatori è già stato trovato un accordo sul nome che potrebbe esser reso noto entro il prossimo Consiglio dei Ministri in programma venerdì prossimo.

 

A cura di Giuseppe de Paoli