MILANO – Via libera del Consiglio Dei Ministri al decreto sblocca fondi per i crediti di impresa e saldare i debiti dello Stato Italiano con le aziende.
Il provvedimento che prevede lo stanziamento di 40 miliardi di euro, tra 2013 e 2014, era stato rimandato più volte nonostante fosse stato sollecitato in maniera trasversale da tutte le forze politiche.
Si inserisce infatti in un quadro drammatico: oltre 200 mila imprese aspettano, a volte da anni, pagamenti da parte dello Stato che e’ in credito per oltre 90 miliardi (dati BankItalia).
Una situazione che rendeva intollerabili ulteriori ritardi.
Il presidente del Consiglio Mario Monti nella conferenza stampa tenuta oggi, dopo il Consiglio dei Ministri, ha spiegato che il governo ”ha preso qualche giorno in più ” per approvare il decreto ‘’volendo cercare la soluzione a problemi non facilmente compatibili’’ come trovare le risorse, senza aumentare le tasse, e rispettare il tetto del 3% nel rapporto deficit-pil
“Se avessimo pagato nell’autunno scorso” ha precisato Monti – “saremmo andati fuori dalle soglie Ue, certamente saremmo andati sopra il 3% del rapporto deficit/pil”.
Ma nell’attesa qualche imprenditore, e qualche dipendente d’azienda, rimasti senza lavoro, ci hanno rimesso la vita.
L’edilizia e la sanità sono i settori maggiormente in credito con la Pubblica Amministrazione, ma anche l’ICT è pesantemente coinvolto: supera quota 3 miliardi il credito vantato dalla imprese del settore, molte delle quali sono piccole o micro aziende che devono gran parte del loro business proprio alla pubblica amministrazione e senza quei pagamenti falliscono.
di Giuseppe de Paoli