L’ECDL cambia veste: punta su mobile, sicurezza e cloud

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MILANO – L’ECDL, La patente europea per l’uso del computer, si rinnova. Mobile, sicurezza e servizi in cloud sono tra le principali competenze che entrano nella più diffusa certificazione informatica individuale.

L’AICA, l’Associazione italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico che dal 1997 garante per l’Italia del programma ECDL, si rinnova così nei contenuti e nella struttura per adeguarsi ai cambiamenti dello scenario tecnologico, educativo e professionale.

“Nello studio le tecnologie digitali stanno modificando il modo di imparare e insegnare; nel lavoro aumenta la domanda di competenze qualificate, – spiega Bruno Lamborghini, Presidente di AICA -, continuamente aggiornate e spendibili nel mercato globale”.

La nuova ECDL aggiunge tre nuovi moduli denominati Computer Essential, IT security e Online Collaboration. Il primo riguarda la conoscenza generale del computer e dei dispositivi digitali di oggi. Il secondo definisce i concetti e le competenze per un uso sicuro delle tecnologie digitali nello studio e nel lavoro. Il terzo, infine, riguarda le competenze “sociali” e “collaborative”, ovvero l’uso di strumenti come tablet e smartphone, i social network, le applicazioni mobili e i servizi “in cloud”.

Dal 2014 in poi, ci sarà l’introduzione dell’ECDL Profile, un modello che lascia al candidato la libertà di scegliere dai moduli una qualsiasi combinazione da certificare in base alle esigenze professionali o agli interessi.

“ECDL, che è una certificazione europea adottata da circa 150 Paesi nel mondo – continua Lamborghini – si impone come standard globale nella alfabetizzazione digitale, ed il profondo cambiamento di cui è protagonista le permette di continuare a rispondere nel modo migliore alle necessità di studenti, lavoratori e imprese”.

A far da cornice all’ECDL è l’EUCIP, Standard europeo per lo sviluppo delle competenze dei professionisti ICT guidato dal CEPIS (Council of European Professional Informatics Societies) e adottato da AICA per l’ottenimento della patente informatica.

L’EUCIP rientra nell’e-CF (European e-Competences Framework) promosso dalla Commissione Europea. La novità, a tal proposito, è il varo recente dell’e-CF 1.0 per gli utenti ICT a cura del CEN (Comitato europeo di normazione).

Se le premesse sembrano buone, bisognerà attendere le risposte da parte delle istituzioni, dei cittadini e dei datori di lavoro nel recepire queste nuove indicazioni. Un’attenzione particolare anche alle possibilità di formazione su base open source, ancora poco sfruttate (solo il 10% nel 2012) da chi affronta gli esami per la patente europea del computer.

Questi aggiornamenti comunque saranno un’occasione per definire meglio il proprio curriculum vitae e avere un punto di riferimento per le qualificazioni nazionali delle competenze di utenti e lavoratori ICT.

di Mario Grasso