Cosa fare se i robot rubano il lavoro all’uomo

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Cosa fare se i robot rubano il lavoro all’uomo

Quando si parla di lavoro e robot, uno dei concetti in voga in questi ultimi anni è senza dubbio il termine “nuova rivoluzione industriale”.

Il dibattito recente si è concentrato sulla nuova rivoluzione industriale. I progressi della scienza dei dati e dell’intelligenza artificiale stanno creando nuovi modi di approccio ai mercati che può portare un successivo incremento di produttività.

Le conoscenze generate da queste tecnologie daranno alle imprese l’opportunità di ripensare i loro modelli operazionali e le competenze umane necessarie. Tutto ciò interesserà la forza lavoro? Cambierà il mercato del lavoro? Sì, bisogna accettarlo e guardare ai benefici dell’essere finalmente capaci di dare valore all’approccio uomo-a-uomo.

Gli esseri umani sono spaventati del cambiamento, lo sono sempre stati. Cambiare vuol dire mettere un piede fuori dalla zona di comfort. Perché ci sentiamo minacciati da questo, invece di comprendere la sfida delle opportunità che il cambiamento ci offre?

Stiamo andando verso una società che sarà assistita dalle macchine intelligenti e soluzioni automatizzate. Questo minaccia il tuo lavoro? Se hai un lavoro che richiede per esempio movimenti ripetitivi e analisi di dati semplici, probabilmente sarà fatto dai robot tra pochi anni. Lo stracitato studio di Frey e Osborne della Oxford University del 2013 (ndr) infatti mostra che gli sviluppi nel mercato del lavoro vanno verso questa direzione.

Le persone che appartengono alla cosiddetta classe media di lavoratori avranno bisogno di diventare dei lavoratori della conoscenza oppure accontentarsi di un lavoro dalle basse competenze.

In ogni caso, questo significherà un importante cambiamento nel mercato del lavoro.  Dove tutto ciò condurrà i gruppi di persone interessate dal fenomeno? Dovranno pensare a cosa sono in grado di fare, quali competenze possono renderli degli esperti e come questo possa cambiare il loro ruolo nelle aziende in cui si trovano.

Dall’altro lato, il nostro sistema educativo ha bisogno di cambiare drasticamente. Richiederà qualche sforzo ma sarà per il bene di tutte le parti coinvolte.

La robotica permette alle organizzazioni di ottimizzare la loro centralità verso il cliente. Big data e analisi permettono un grado di prevedibilità che aiuta a creare valore per il cliente e li mette realmente al centro. Alla fine dei conti questo genera il valore di mercato principale e che dura di più.

L’opportunità di concentrarsi su ciò che importa realmente rispetto ai propri clienti diventerà sempre più importante, richiedendo un forte bisogno di competenze umane.

Da questa prospettiva, la robotica stimolerà l’aumento di nuovi lavori. In questo modo si potrà sfruttare la robotica e pensare come possiamo cambiare il modo di integrare robot e umani in una forza lavoro efficace.

Che cosa rende le persone indispensabili e non i robot

La tecnologia consentirà alle imprese di focalizzarsi su ciò che è realmente importante per rinforzare la loro attività principale. Il valore aggiunto della forza lavoro umana cambierà dalle azioni concrete manuali verso il ruolo di formatore, consulente o consigliere. Le persone cambieranno molto il proprio approccio rispetto al contesto aziendale e/o ai risultati. I robot non possono replicare le persone quando si tratta di relazioni personali e intuizione. Bisogna vedere la robotizzazione come risorsa per risparmiare tempo, aumentare la competenza e sostenere la produttività. Perché in definitiva permetterà alle imprese di dedicarsi al lato umano di ciò che fanno.

Aldilà del tipo di industria, i soggetti alla fine del canale di vendita sono gli esseri umani. Così, le persone non saranno minacciate, le loro competenze uniche diventeranno sempre più di valore. Devono iniziare a scoprire quale possa essere il loro valore aggiunto.

Costruire un buon rapporto

La centralità del consumatore punta a costruire un buon rapporto con i propri clienti. Le imprese odierne sono totalmente organizzate per essere capaci di incrociare le domande dei propri acquirenti. Certo, l’automazione può ottimizzare i processi e la tecnologia può essere molto utile per le aree di self-service, che possono essere funzionali in alcuni casi.

Tuttavia, quando si tratta di mettersi in contatto con i propri clienti, costruire relazioni e coinvolgerli nella propria attività o far loro conoscere il marchio per un periodo più lungo, c’è bisogno di interazione umana. I clienti vogliono interagire con qualcuno. Qualsiasi cosa accada, non possono parlare con i robot. Gli umani fanno uno sforzo in più per un cliente o un collega. Quello sforzo in più che potrà convertire un cliente in un cliente fidelizzato.

L’innovazione ha bisogno di competenze umane “soft”

La tecnologia è importante per le imprese di domani ma l’innovazione va oltre la tecnologia. Riguarda ciò che può rendere questo mondo un posto migliore da vivere e dove lavorare. Essere veramente innovativi richiede un alto livello di collaborazione, condivisione di idee e creatività. È semplicemente impossibile programmarlo o collegarlo a un cavo USB.

L’intelligenza artificiale o l’automazione devono essere la strumentazione necessaria per fare un lavoro di innovazione ma non stabilirà l’innovazione per noi. È l’approccio uomo-a-uomo che motiva e stimola a pensare oltre i confini dei modelli operativi e degli ecosistemi di impresa.

Insegnare oggi le competenze di domani

Come possiamo far concentrare le persone sui vantaggi dei cambiamenti causati dalla nuova rivoluzione industriale? Il problema non è la conoscenza che si trasferisce agli altri, questo non è più rilevante. Abbiamo dimenticato in qualche modo di adattare quella conoscenza all’evoluzione della società che è in atto. Ciò riguarda non solo i cambiamenti tecnologici, anche le modifiche nell’interazione sociale che deriva dagli ecosistemi individuali e dall’economia della condivisione.

Si sta sbagliando a impostare il sistema educativo secondo le competenze di cui abbiamo bisogno oggi o, ancora meglio, domani? Questo preparerà chi cercherà lavoro in futuro a far fronte al continuo cambiamento del mercato del lavoro e agli effetti accelerativi della tecnologia. Inoltre, li renderà più flessibili acconsentendo ai robot di integrarsi con la forza lavoro.

 

Testo tradotto dall’articolo When robotics takes over, humans can finally focus di Arjen van Berkum

Foto: arjenvanberkum.nl