Buongiorno,
grazie per la precisazione.
L’orientamento giurisprudenziale dice che l’azienda dovrebbe applicare il Ccnl corrispondente all’attività “effettivamente” esercitata dall’imprenditore.
L’Ispettorato del lavoro, inoltre, potrebbe sanzionare il datore di lavoro che gode di “crediti privilegiati” nei confronti dei suoi debitori non essendo più un’azienda artigiana.
Bisogna capire pure se l’azienda è aderente o aderirà a un’associazione datoriale che firma un Ccnl di categoria che intende applicare. Questo vincolerebbe l’azienda all’applicazione del relativo Ccnl.
In linea generale, per evitare controversie di tipo vertenziale, sarebbe auspicabile che il datore di lavoro senta anche i suoi dipendenti sui cambi di Ccnl che vorrà mettere in atto.
In ultima istanza, si potrebbe trovare un punto di incontro con le conciliazioni in sede di Direzione territoriale del lavoro o a livello sindacale.
Saluti,
Mario